Infortunio Steph Curry, i suoi Playoff NBA sono finiti?
La stella dei GSW, Stephen Curry, si ferma in Gara 1 per un infortunio al bicipite femorale: tempi di recupero ancora incerti. Gli ultimi aggiornamenti

Il cammino playoff NBA dei Golden State Warriors potrebbe subire una svolta imprevista. Stephen Curry è uscito anzitempo in Gara 1 contro i Minnesota Timberwolves per un problema muscolare alla gamba sinistra, precisamente un infortunio al bicipite femorale.
La scena è stata chiara: dopo un floater vincente a metà secondo quarto, Curry ha iniziato a toccarsi la coscia sinistra, visibilmente infastidito. Ha provato a restare in campo, ma pochi secondi dopo ha lasciato il parquet dirigendosi direttamente negli spogliatoi. Poco dopo è arrivata la comunicazione ufficiale: non sarebbe rientrato in campo.
Stephen Curry sarà costretto a saltare Gara 2 della serie contro i Minnesota Timberwolves, in programma giovedì, a causa di uno stiramento di primo grado al bicipite femorale sinistro. Gli esami strumentali a cui si è sottoposto nelle ultime ore hanno confermato l’infortunio, costringendo lo staff dei Golden State Warriors alla massima cautela.
Come riportato da ESPN, si tratta del primo infortunio muscolare della carriera per la stella dei Warriors. Un elemento che aggiunge incertezza ai tempi di recupero: sarà infatti fondamentale osservare come il corpo di Curry reagirà al primo ciclo di riabilitazione, di una settimana, prima di ipotizzare una data per il ritorno in campo.
Gli esami hanno quindi confermato le prime sensazioni espresse da Coach Steve Kerr nel post partita.
Stiamo preparando Gara 2 come se Steph non ci fosse. È difficile pensare che possa recuperare in così poco tempo, anche se non c’è ancora una diagnosi definitiva
Steve Kerr
Golden State, intanto, si è portata sull’1-0 nella serie grazie a una prova solida chiusa sul 99-88. Ma l’eventuale assenza prolungata di Curry rappresenterebbe un ostacolo enorme: contro Houston, nel primo turno, il numero 30 aveva tenuto medie da 24 punti, 5.9 rimbalzi e 5.7 assist, dimostrandosi ancora una volta il motore offensivo della squadra.