Crollo Celtics, Knicks sul 2-0: “Due partite buttate, è inaccettabile”

Boston affonda ancora nel finale e anche Gara 2 va ai Knicks. Celtics confusi e senza soluzioni, i numeri nei momenti decisivi fanno paura

USA TODAY - Boston Celtics. Da sinistra verso destra: Derrick White, Jaylen Brown, Sam Hauser e Jayson Tatum

Se in Gara 1 poteva sembrare un incidente di percorso, dopo Gara 2 diventa un campanello d’allarme assordante: i Boston Celtics stanno franando nel momento in cui più servirebbe lucidità.

Dopo aver gettato alle ortiche un vantaggio di 20 punti nella prima sfida della serie, la squadra di Joe Mazzulla ha replicato lo stesso copione in Gara 2, crollando nel finale sotto i colpi dei New York Knicks, vittoriosi per 91-90 al TD Garden.

Il dato che fa più rumore? I Celtics hanno condotto praticamente per tutta la partita, fino a 4 minuti dalla sirena. Ma come già successo nella gara precedente, si sono sciolti quando contava davvero. Il parziale conclusivo (23-6 per New York) è lo specchio della crisi offensiva che ha colpito la squadra: Boston ha sbagliato 14 degli ultimi 15 tiri tentati.

È inaccettabile perdere due partite dopo essere stati sopra di 20 punti

Jaylen Brown

Il problema principale è l’attacco nei finali punto a punto: nei due match, Boston ha tirato 3 su 20 dal campo negli ultimi cinque minuti. Jaylen Brown e Jayson Tatum, le due stelle su cui si fondano le speranze biancoverdi, hanno messo insieme un misero 1 su 12 nei momenti clutch. Ma non è solo una questione di percentuali: è la totale mancanza di idee a far paura.

Anche l’ultima azione di Gara 2 è emblematica: con un timeout ancora a disposizione, Mazzulla ha lasciato correre il cronometro sperando in una giocata di Tatum, che però si è infilato in un raddoppio senza vie d’uscita. Risultato? Palla persa, partita persa.

Abbiamo creato buoni tiri, poi qualche palla persa, qualche dettaglio mancato. Loro hanno fatto le giocate decisive

Coach Mazzulla

Come se non bastasse, i Celtics devono anche fare i conti con un Kristaps Porzingis visibilmente a mezzo servizio. Dopo aver saltato il secondo tempo di Gara 1 per malattia, è tornato in campo in Gara 2 ma con evidenti limiti fisici:

Mi sento svuotato, non è il mio corpo. A nessuno importa come ci sentiamo. Dobbiamo andare avanti

Kristaps Porzingis

Ora la serie si sposta a New York, e il 2-0 rischia di diventare un fardello insostenibile. I Celtics devono cambiare passo in fretta, ritrovare leadership, e soprattutto ricominciare a credere in se stessi. Perché i blackout ripetuti non sono più episodi. Sono un problema.

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