Dunkest Mock Draft 2025: Tre Johnson
Utah beffata dalla Lottery: con la quinta scelta punta tutto su Tre Johnson, uno dei migliori tiratori della classe 2025

Per la terza stagione consecutiva, la squadra con il peggior record NBA non sceglierà alla numero uno. Un’anomalia che ormai sta diventando la regola, complice il sistema della Lottery che – tra percentuali e algoritmi – continua a mischiare le carte e a frustrare i piani delle franchigie in pieno rebuilding.
Nel 2023 e 2024 erano stati i Detroit Pistons a uscire con le ossa rotte dalla lotteria. Quest’anno è toccato agli Utah Jazz, che nonostante un misero bottino di 17 vittorie su 82 partite, si sono ritrovati solo con la quinta scelta assoluta. Un esito difficile da digerire, che costringerà il front office di Salt Lake City a non sbagliare assolutamente il colpo.
Utah ha a disposizione un nucleo giovane e interessante (Keyonte George, Isaiah Collier, Walker Kessler, Kyle Filipowski e Cody Williams), ma manca ancora una promessa in grado di diventare il punto di riferimento offensivo del futuro.
Tre Johnson: lo scorer puro che manca a Utah
Con due giovani playmaker già a roster (George e Collier), sembra improbabile che i Jazz puntino su un altro costruttore di gioco come Jeremiah Fears. Più probabile invece che la scelta ricada su Tre Johnson, guardia/ala da Texas dotata di un talento offensivo molto più orientato alla finalizzazione.
Johnson, alto circa 198 cm, è considerato uno dei migliori tiratori puri della classe 2025. Ottima shot selection, dribbling fluido, confidenza estrema con il pull-up jumper e una capacità già avanzata di segnare da dietro l’arco (39.7% da tre): tutte qualità che fanno pensare a un futuro da micidiale scorer perimetrale.
Con i Longhorns ha chiuso la stagione con 19.9 punti, 3.1 rimbalzi e 2.7 assist, tirando con un buon 42.7% dal campo e un eccellente 39.7% da tre. Lontano dall’essere un creatore di gioco – e ancora acerbo in isolamento – Johnson è però già una minaccia credibile a livello NBA quando si tratta di punire le difese sul catch-and-shoot o in uscita dai blocchi.
Difensivamente alterna momenti interessanti a passaggi a vuoto: ha braccia lunghe e buon istinto, ma deve ancora lavorare tanto su concentrazione e posizionamento. Anche dal punto di vista fisico deve irrobustirsi, ma con i carichi di lavoro pro della NBA questo non rappresenta una preoccupazione a lungo termine.
Le giuste vibes: tra Cam Thomas e Michael Porter Jr.
Le due comparison che meglio raccontano il potenziale di Tre Johnson sono quelle con Cam Thomas e Michael Porter Jr.: due giocatori che vivono di attacchi esplosivi, istinti da realizzatori e capacità di accendersi in qualunque momento della partita.
Se Utah cerca un’arma offensiva immediatamente spendibile, con margini di miglioramento e upside da All-Star nel lungo periodo, Johnson è la scelta più logica alla 5. Certo, non sarà il playmaker del futuro, ma può essere quel tipo di scorer che cambia le gerarchie interne e regala nuova linfa a un progetto che – almeno per ora – fatica a decollare.