La convivenza Allen-Mobley è il vero problema dei Cavs
Nonostante abbiano ormai raggiunto la piena maturità, i Cavs continuano a faticare quando il livello si alza
“Lights were too bright”, disse Jarrett Allen ormai due anni fa, in un’occasione simile a quella vissuta nella notte: anche allora i Cleveland Cavaliers vennero eliminati in modo sorprendente (sempre per 1-4, contro i Knicks) dopo una Regular Season dominata.
Oggi lo scenario si ripete, con protagonisti quasi identici, ed è lecito interrogarsi sul reale valore di questo gruppo.
Lo stesso Allen, a 27 anni compiuti, non è ancora riuscito a diventare il centro dominante che sembrava destinato a diventare ai tempi dei Nets. La sua stagione, condizionata da continui problemi fisici, è stata in calo rispetto alla precedente sotto praticamente ogni voce statistica.
Il confronto diretto con Myles Turner – centro più moderno sia per caratteristiche tecniche che fisiche – lo ha messo spesso in difficoltà, nonostante potesse contare sul supporto difensivo di Evan Mobley.
Proprio la scelta di continuare a lavorare su un quintetto del genere fa discutere: coach Kenny Atkinson è stato bravissimo a lavorare sulle basi gettate precedentemente per inserirsi in un contesto nuovo, ma ai livelli più alti, il doppio centro sembra pagare tremendamente poco.
Se perfino un sistema difensivo ben oliato come quello di OKC funziona meglio quando in campo c’è solo uno tra Chet Holmgren e Isaiah Hartenstein – entrambi più mobili e moderni rispetto ai centri dei Cavs – pur dovendo affrontare due attaccanti d’élite nel pitturato come Nikola Jokic e Aaron Gordon, allora diventa evidente quanto la convivenza tra Mobley e Allen sia ormai insostenibile.
Considerata l’alta considerazione di cui gode sul mercato, l’ipotesi di scambiare Allen per arrivare a un’ala dominante potrebbe presto diventare qualcosa di più di una semplice suggestione per la franchigia dell’Ohio. Una mossa che andrebbe nella direzione di costruire un roster più adatto alle esigenze e alle dinamiche del basket moderno da Playoff NBA.