OKC si arrende a Gara -6, Shai: “L’esperienza ha fatto la differenza”
I Nuggets di Nikola Jokic si prendono Gara 6. Nel postpartita, Shai Gilgeous-Alexander analizza le cause della sconfitta dei Thunder. Ora tutto si decide in Gara 7

Jamal Murray mette a referto 25 punti con la solita combinazione di freddezza e aggressività, risultando il faro emotivo e tecnico dei Nuggets, che avevano tutto da perdere. E non ha deluso. Fin dalle prime battute, i campioni in carica hanno imposto il loro ritmo, travolgendo i Thunder con un approccio determinato e feroce.
Ne era consapevole anche Shai Gilgeous-Alexander, che ha comunque fatto il suo con 32 punti, ma si è trovato spesso a combattere da solo contro una squadra più esperta e guidata dal suo connazionale, a cui è stato dato l’ok per giocare non meno di mezz’ora prima della palla a due.
Sì, sapevo che Murray avrebbe giocato. Era una partita da dentro o fuori per loro, e si è visto subito. Sono entrati con grande urgenza e ci hanno colpiti immediatamente
Shai Gilgeous-Alexander
La giovane OKC ha mostrato segni di inesperienza, soprattutto nei momenti chiave. Jalen Williams, finora tra i più solidi della serie, ha vissuto una serata da dimenticare: solo 6 punti e un pesante 3 su 16 al tiro. Troppo poco per sostenere il carico offensivo di Gilgeous-Alexander.
Per i Thunder, si tratta della prima vera prova del fuoco di questa stagione: finora hanno perso due partite consecutive solo in due occasioni – a novembre e ad aprile – ma mai con la pressione di un’eliminazione alle porte.
Ora tutto si decide in Gara 7. Una partita che vale l’accesso alle finali della Western Conference, traguardo che a OKC manca dal 2016. I Nuggets vogliono continuare a difendere il titolo, a maggior ragione dopo aver visto Murray, finalmente, essere il fattore determinante nel momento più importante della stagione. I Thunder vogliono prendersi il futuro. Appuntamento alla prossima battaglia.