Dunkest Mock Draft 2025: Khaman Maluach

La scelta, numero 7, dei New Orleans Pelicans nel Draft 2025 potrebbe essere decisiva per il futuro della franchigia

Khaman Maluach NBA Draft 2025

Dopo una stagione segnata da grandi difficoltà e da infortuni che hanno decimato il roster, i New Orleans Pelicans si trovano oggi a un bivio fondamentale.

Con Brandon Ingram scambiato ai Toronto Raptors, e l’incertezza che circonda la permanenza di Zion Williamson, la franchigia della Louisiana dovrà prendere decisioni cruciali prima della notte del Draft 2025. Tutto ciò influenzerà inevitabilmente la strategia di selezione e la costruzione del roster.

Il destino di Zion resta la grande incognita per i Pelicans. Dopo aver perso la sua principale alternativa offensiva in Ingram, la squadra potrebbe decidere di mettere sul mercato anche l’ex stella di Duke.

Questo scenario renderebbe la settima scelta assoluta del Draft 2025 un asset ancora più importante per il futuro della squadra. Le priorità potrebbero mutare radicalmente da qui a quella notte, passando da un approccio di rafforzamento immediato a una possibile ricostruzione più profonda.

La necessità di un centro e il profilo di Khaman Maluach

La carenza di profondità nel ruolo di centro è stata una delle maggiori problematiche dei Pelicans nell’ultima stagione. La mancanza di un vero “big man” affidabile ha pesato sulle rotazioni e sulla tenuta difensiva della squadra. Nel Draft 2025, due nomi spiccano come possibili risposte: Derik Queen, classe 2004, e soprattutto Khaman Maluach, centro nato in Sud Sudan nel 2006 e reduce da una stagione molto convincente con Duke.

Nonostante Queen abbia mostrato buone qualità, il potenziale di Maluach è molto più elevato e difficile da ignorare. Alto circa 218 cm, Maluach abbina una sorprendente agilità e rapidità a una capacità di protezione del ferro che si adatta perfettamente allo stile NBA moderno.

Un prospetto con grandi margini di crescita

Maluach ha dimostrato di saper incidere a livello difensivo a 360 gradi, non solo con stoppate e rimbalzi ma anche con una presenza fisica capace di influenzare il gioco senza apparire nel tabellino. La sua efficienza nei pick & roll è notevole, con un impressionante 95% di realizzazione nei movimenti vicini a canestro.

I suoi numeri con Duke – 1.3 stoppate, 6.6 rimbalzi e 8.6 punti con il 71.2% al tiro – confermano un giocatore già molto concreto, con margini di crescita importanti soprattutto nel tiro da tre.

Le sue caratteristiche tecniche e atletiche lo avvicinano a profili NBA come Ivica Zubac e Jakob Poeltl, centri noti per la loro efficacia difensiva e capacità di finalizzare l’azione con precisione.

Il dilemma della convivenza con Zion

Uno degli aspetti più discussi riguarda la compatibilità di Maluach con Zion Williamson nel frontcourt. Sebbene questo possa rappresentare una complicazione, difficilmente i Pelicans si lasceranno sfuggire un prospetto con un potenziale così elevato, soprattutto se la permanenza di Zion dovesse essere incerta.

A oggi, integrare un talento come Maluach potrebbe essere la chiave per dare solidità e profondità a un reparto che nella scorsa stagione è stato troppo spesso un tallone d’Achille.

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