Haliburton guida la rimonta storica dei Pacers: “Viviamo per queste partite”
Tyrese Haliburton forza l’overtime con un canestro pazzesco allo scadere ed esulta alla Reggie Miller, poi Andrew Nembhard mette la parola fine. Gara 1 è degli Indiana Pacers

Sembrava tutto già scritto. A meno di tre minuti dalla fine, i Knicks erano avanti di 14 punti e il Madison Square Garden era pronto a festeggiare la vittoria in Gara 1 delle finali della Eastern Conference.
Ma Tyrese Haliburton e i Pacers avevano altri piani. Con una rimonta clamorosa e un finale da film, Indiana ha strappato una vittoria che resterà nella storia: 138-135 dopo un overtime da brividi.
Il momento simbolo? Haliburton che, a fil di sirena, trova il pareggio con un jumper cadenzato, rimbalzato alto sul ferro e poi infilatosi nel canestro quasi per miracolo. Il suo gesto verso la folla – quel celebre segno del “choke”, reso celebre da Reggie Miller contro Spike Lee nel 1994 – ha chiuso il cerchio di una serata leggendaria per i tifosi Pacers.
Sembrava la cosa giusta da fare, lì per lì… se avessi saputo che valeva solo due punti, non l’avrei fatto. Rifarlo? Qualcuno potrebbe pensare che lo faccio solo per mettermi in mostra
Tyrese Haliburton
Quella magia non ha portato la vittoria diretta, ma ha ridato vita a una squadra che sembrava fuori dai giochi. Nell’overtime, Andrew Nembhard ha messo il canestro del sorpasso a 26 secondi dalla fine, completando l’impresa.
Queste sono le partite per cui viviamo
Andrew Nembhard
Per dare un’idea della portata della rimonta: secondo ESPN, la probabilità di vittoria dei Knicks aveva toccato il 99,8% sul +14. E non è tutto. Dal 1998, nessuna squadra era riuscita a vincere una partita di playoff quando si trovava sotto di almeno 9 punti nell’ultimo minuto di gioco. Nessuna, fino a questa notte.
Haliburton ha chiuso con 31 punti e 11 assist, ma il protagonista a sorpresa è stato Aaron Nesmith: 30 punti con un irreale 8 su 9 dall’arco. È stato lui a suonare la carica nel finale, con triple pesantissime che hanno riaperto una partita che sembrava morta.
Per Indiana è solo l’ennesimo colpo di scena in una post-season da urlo. Già contro Milwaukee avevano rimontato nel finale, e lo stesso era accaduto contro Cleveland. Ora, un altro capolavoro.
Abbiamo giocato molte partite in cui sembrava che fosse l’altra squadra ad avere il controllo. Non è finita finché il cronometro non segna zero
Tyrese Haliburton
Sul fronte Knicks, resta tanta amarezza. Jalen Brunson ha segnato 43 punti, Karl-Anthony Towns ne ha aggiunti 35 con 12 rimbalzi, ma il blackout finale pesa come un macigno. La squadra ha subito un parziale di 33-16 negli ultimi minuti del quarto periodo e nell’overtime, crollando proprio quando sembrava tutto in controllo.
Loro hanno chiuso la partita da grande squadra. Noi no
Jalen Brunson
È solo Gara 1, ma l’impatto emotivo di questa sconfitta rischia di lasciare il segno. I Knicks tornavano alle finali di Conference dopo 24 anni e avevano tutto in mano. Ora, invece, devono già rincorrere.
Appuntamento a Gara 2, venerdì notte: se il buongiorno si vede dal mattino, questa serie promette spettacolo fino all’ultimo secondo.