Dunkest Mock Draft 2025: Kasparas Jakucionis
Jakucionis è il prototipo di guardia moderna: fisico, intelligenza cestistica e ottima difesa. Sarà lui la chiamata numero 10 dei Phoenix Suns?

Gli Houston Rockets hanno deciso di fare un grande passo avanti, scambiando la loro pick numero 10 per aggiungere alla rosa una vera superstar: Kevin Durant.
Dopo un’annata che si è chiusa con un secondo posto nella regular season e una deludente eliminazione al primo turno dei playoff, la franchigia texana ha scelto di puntare tutto sull’esperienza e il talento di Durant, convinta che la sua leadership possa guidare il giovane nucleo verso nuovi traguardi.
La chiamata numero 10 al Draft NBA 2025 è passata ai Phoenix Suns, che potrebbero decidere di selezionare l’ex Illinois.
Kasparas Jakucionis: il giocatore ideale per i Suns?
Tra i nomi più gettonati per la posizione c’è quello di Kasparas Jakucionis, talentuoso playmaker lituano che quest’anno ha messo in mostra le sue doti sia con la maglia del Barcellona sia a livello NCAA con l’Università dell’Illinois.
Jakucionis rappresenta l’archetipo della guardia moderna: fisicamente ben strutturato, dotato di grande intelligenza cestistica, è capace di leggere e gestire i ritmi di gioco in maniera eccellente, accelerando o rallentando l’azione quando serve. Inoltre, si distingue per un’ottima capacità di imporsi a rimbalzo, sfruttando bene il proprio corpo anche contro avversari più alti.
Nel pick & roll è una delle migliori guardie della sua classe, con una visione di gioco che funge da fulcro del suo attacco. Pur mostrando qualche incertezza, Jakucionis può vantare jump shot e catch shot solidi, che lo rendono un serio pericolo offensivo.
Dal punto di vista difensivo, le sue lunghe leve gli permettono di contestare efficacemente la maggior parte dei tiri avversari, rendendolo un prototipo di two-way guard molto apprezzato nel basket moderno.
Numeri e prospettive
In questa stagione NCAA, Jakucionis ha viaggiato a medie di 15.0 punti, 5.7 rimbalzi e 4.7 assist, numeri che hanno convinto diversi analisti a paragonarlo a playmaker di grande livello come Ricky Rubio e Cade Cunningham.
I suoi punti deboli sono rappresentati da un tiro da tre punti ancora poco consistente (31.8%) e da una tendenza a commettere qualche turnover di troppo quando sotto pressione. Inoltre, il suo gioco in transizione non è ancora affinato, ma queste sono tutte qualità che, con il giusto lavoro, possono essere migliorate nel corso della sua crescita in NBA.