Sinner è Tatum, Djokovic è LeBron: le analogie tra ATP e NBA secondo Kyrgios
Carlos Alcaraz come Luka Doncic, Jannik Sinner come Jayson Tatum: Kyrgios rilegge il Roland Garros in chiave NBA con accostamenti tutti da scoprire

Nick Kyrgios, ex numero 13 del ranking ATP, resta uno dei personaggi più originali e appassionati del circuito. Tra le sue passioni dichiarate c’è l’NBA, e per il canale americano Bleacher Report ha voluto fare un gioco tanto curioso quanto affascinante: paragonare i protagonisti delle “Final Four” del Roland Garros alle superstar del basket americano.
Secondo l’australiano, ci sono affinità sorprendenti tra stili, personalità e percorsi.
Carlos Alcaraz è Luka Doncic
Due fenomeni nati per dominare. Entrambi hanno una padronanza tecnica ed estetica del gioco che li rende capaci di trasformare anche le situazioni più complesse in qualcosa di naturale. “Fanno sembrare facile ciò che è difficilissimo”: il modo in cui controllano il campo è la loro firma.
Novak Djokovic è LeBron James
L’accostamento tra due leggende non ha bisogno di molte spiegazioni. Novak a 38 anni, LeBron a 40: inossidabili, ancora decisivi, ancora al vertice, nonostante le nuove generazioni bussino forte. L’etica del lavoro e la longevità fuori dal comune li rendono icone senza tempo, capaci di riscrivere standard e durare ben oltre le previsioni.
Lorenzo Musetti è Tyler Herro
Talento purissimo, non sempre sotto i riflettori, ma capaci di prendersi la scena. Herro ha appena vissuto la sua miglior stagione in NBA (18 punti, 4 rimbalzi, 4 assist di media), mentre Musetti sembra pronto per fare il salto di qualità. Non parlano tanto, ma i risultati iniziano a parlare per loro.
Jannik Sinner è Jayson Tatum
Leader silenziosi, artefici del proprio successo. Sinner e Tatum hanno imparato presto a convivere con le pressioni e le aspettative, riuscendo a rimanere sempre ad alti livelli. Non si lasciano distrarre dal contorno mediatico, puntano dritti all’obiettivo e trovano nella costanza la chiave della loro grandezza.