NBA Finals, i Pacers sono già con le spalle al muro

OKC non dà segni di debolezza e i Pacers sono già con le spalle al muro: obbligatorio vincere almeno una delle due gare casalinghe

Queste NBA Finals sono sorprendenti. Gli Indiana Pacers sono 1-1 contro una corazzata come gli Oklahoma City Thunder pur avendo rincorso il 99% del tempo giocato nelle prime due Gare della serie. Shai Gilgeous-Alexander&Co stanno oscurando una squadra capace di mettere a nudo i limiti delle migliori squadre della Eastern Conference – Cavs e Knicks – e piegarle al proprio gioco.

Con OKC non sta funzionando. Anzi, succede il contrario: i Thunder non lasciano respirare Indiana, incapace di imporsi sia in attacco che in difesa con le soluzioni tanto efficaci che hanno funzionato sin qui ai Playoff. Pascal Siakam non sta riuscendo a scardinare le ali di OKC e Haliburton (infortunato in Gara 2) è inibito da una delle migliori difese della storia NBA.

I Pacers sono in difficoltà nel trovare un punto debole dei Thunder e sfruttarla. È la prima volta che capita in questi Playoff: hanno piegato i Cavs, hanno sfruttato le debolezze difensive di Brunson e KAT contro i Knicks. Ma contro i Thunder non riescono a crearsi i tiri che hanno segnato in post-season

Brian Windhorst

Secondo l’analista di ESPN Brian Windhorst, i Pacers sono con le spalle al muro. Ma ora la serie si sposta a Indianapolis, dove Indiana ha perso solo 2 delle 8 partite giocate in casa: Gara 3 potrebbe rappresentare il vero spartiacque.

Storicamente, chi vince Gara-3 alle NBA Finals conquista il titolo nell’80% dei casi. La posta in palio è altissima: non è più soltanto una questione di tattica, ma anche una sfida con le statistiche.

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