Durant rompe il silenzio: la verità sul fallimento dei Big Three ai Nets

Interviene Durant su X in risposta a un utente che ricostruisce il fallimento dei Nets

Kevin Durant è tornato al centro della scena social dopo aver risposto ad alcune critiche sulla sua esperienza ai Brooklyn Nets, confermando una volta per tutte che la sua uscita non fu una fuga ma una scelta obbligata.

In un post su X diventato virale, un tifoso ha ricostruito il crollo del super team Durant-Irving-Harden: KD fu il primo a firmare il rinnovo, segnale chiaro della volontà di costruire qualcosa a Brooklyn. Poco dopo, però, la franchigia ritirò l’offerta a Kyrie Irving a causa – tra i tanti motivi – del suo rifiuto di vaccinarsi. Una mossa che destabilizzò tutto: Harden perse fiducia nel progetto, Durant si infortunò, e l’atmosfera intorno al gruppo divenne sempre più tossica.

Ben detto

Kevin Durant

Due parole semplici, ma sufficienti per chiarire la posizione di Kevin Durant, che a quanto pare ha approvato ogni punto del post. Una presa di posizione chiara, che ribalta la narrativa: KD (che a breve sarà scambiato anche dai Suns) non ha abbandonato il progetto, è stato il progetto a crollare attorno a lui.

La breve era dei Big Three si concluse presto e amaramente. I Nets, considerati per un momento la squadra più talentuosa della lega, hanno poi ceduto tutte le loro stelle. Oggi Brooklyn è ancora alle prese con le macerie di quel fallimento, figlio di scelte dirigenziali discutibili più che di limiti tecnici.

Durant, nel frattempo, ha voltato pagina. Ma il racconto della sua esperienza ai Nets ha finalmente un contesto più chiaro: non fu una fuga, fu una resa all’evidenza.

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