Jalen Williams è il secondo violino che ogni MVP vorrebbe
Silenzioso, concreto, decisivo: Jalen Williams conferma che ogni contender ha bisogno del suo Pippen per puntare al titolo

Jalen Williams è un secondo violino di lusso. Silenzioso, ma sempre pronto a colpire quando conta, come dimostra l’incredibile prestazione da 40 punti in Gara 5 delle Finals, che ha lanciato OKC sul 3-2 contro i Pacers. Una prova che rafforza il suo ruolo da protagonista dietro le quinte, guadagnandosi il paragone con alcuni dei più grandi della storia NBA.
Essere accostato a Scottie Pippen è già un importante riconoscimento. Jalen Williams, però, non è affatto una copia: incarna a pieno quella dimensione del secondo violino, un compagno perfetto per ogni superstar, capace di farsi valere su entrambi i lati del campo, senza aver bisogno delle luci dei riflettori per dimostrare il suo talento.
A 24 anni, ha margini di miglioramento enormi, pur viaggiando già a 22 punti di media con il 45% dal campo e il 33% da tre – addirittura con una pericolosità realizzativa che, a questo punto della carriera, supera quella di Pippen.
Williams difende, attacca e brilla senza forzare le conclusioni, senza pretendere di essere l’opzione numero uno. In un’NBA dove le superstar come Jokic, Doncic, Edwards e Shai dettano il ritmo, è proprio il secondo violino che può spostare l’ago della bilancia. Non a caso, ogni contender che si rispetti può contare sulle sue “spalle”: quelle che sanno come colpire, a partire dal momento giusto.
Kyrie ha portato Dallas alle Finals, Brown ha vinto un MVP delle Finali oscurando Tatum, Murray ha dominato coi Nuggets. Le squadre che vincono veramente non si affidano a un unico nome, ma a un gruppo che sa come farsi trovare pronto.
Jalen Williams è già uno dei migliori in questo ruolo. Con i 40 punti di Gara 5 ha confermato di essere un giocatore d’élite, pur senza prendersi la scena a ogni costo. Non sarà mai il Michael Jordan della situazione, ma nel ruolo di Pippen è già un riferimento assoluto.