Marco Belinelli: i migliori momenti della sua carriera NBA

Marco Belinelli saluta il basket con lo Scudetto alla Virtus Bologna: i nostri momenti cult della sua avventura NBA

Marco Belinelli ha chiuso la sua carriera vincendo un altro Scudetto, il 17º della storia della Virtus Bologna. Il ‘Beli’ è un’icona del basket italiano, stimato anche da colleghi e personaggi oltreoceano, come dimostrano questi momenti cult che abbiamo raccolto della sua carriera

L’investitura di Obama

Nel gennaio 2015, Marco Belinelli e i San Antonio Spurs furono invitati alla Casa Bianca, ricevendo l’onore di incontrare il presidente Barack Obama nella storica East Room. In quella cornice istituzionale, Obama – noto tifoso dei Chicago Bulls – spese parole affettuose per l’azzurro:

Marco manca tantissimo ai miei Bulls

Barack Obama

Il momento, ribattuto dai media statunitensi e italiani, trasformò Belinelli in una vera “star” internazionale . Sull’onda dell’emozione, la guardia bolognese raccontò poi come fosse stato “fantastico” e “indimenticabile” sentirsi così apprezzato da Obama.

La stilettata (affettuosa) di Pop

Coach Popovich ci scherza, lo sa che Belinelli non è mai stato noto per la sua difesa, ma le sue qualità offensive e la velocità di adattamento in un sistema come quello degli Spurs sono state fondamentali per la vittoria del Titolo.

Belinelli ha anche aiutato Popovich a scrivere un record importante per la sua carriera di Head Coach: la vittoria numero 1000. Nella notte del 10 febbraio 2015, Belinelli ha firmato il canestro decisivo sul filo della sirena (95‑93 contro Indiana), regalando allo storico coach dei San Antonio Spurs un traguardo indimenticabile.

Big Balls in mostra

Luca Carboni cantava che “Ci vuole un fisico bestiale”, ma per segnare certi canestri serve anche una buona di carattere. Diciamo così: come quando Marco Belinelli, in Gara 7 del primo turno dei Playoff 2013, dopo un pesante tiro da tre per il 91-81 di Chicago a 4’52” dalla fine, ha esultato mettendo in mostra le “Big Balls”.

Il gesto, divertente e iconico, non è però passato inosservato dalla lega: l’NBA lo ha ritenuto un “obscene gesture” e ha multato Belinelli 15.000 dollari. Originariamente ideato da Cassell, il balletto era un’esultanza provocatoria e spavalda – come confermato anche da Business Insider – e, seppur divertente, andava oltre i limiti della disciplina imposti dalla NBA.

Istinto, classe e imprevedibilità

Con la maglia degli Charlotte Hornets in svantaggio 115-114 e solo 0,5 secondi rimasti sul cronometro, Belinelli riceve la palla per la rimessa. Invece di un passaggio sicuro, sorprende tutti: rimbalza la palla sulla schiena del difensore Marcus Morris e la recupera, prima di tentare un tiro al ferro. Il pallone entra, ma la sirena suona mentre è ancora in aria. Il canestro non vale, e i Pistons vincono la partita.

Finta di corpo e Morant ci casca

Nella partita Spurs-Grizzlies del dicembre 2019, Belinelli taglia verso canestro da dietro la linea laterale, sorprendendo Ja Morant con un movimento rapido e secco. Un taglio perfetto che lascia Morant “senza caviglie” e crea spazio per un facile canestro sotto canestro, il tutto senza toccare mai la palla.

Gesto atletico di pregiata fattura che non è passato inosservato: il video ha fatto il giro del web, scatenando l’entusiasmo dei fan Spurs e diventando una delle azioni off-ball più eleganti e spettacolari dell’anno.

Il tiro da tre, il regno del Beli

Marco Belinelli vinse la gara del tiro da tre punti all’NBA All-Star Weekend 2014, che si tenne a New Orleans. È stato il primo (e finora unico) italiano a partecipare e vincere una competizione dell’All-Star Game NBA.

all’epoca in forza ai San Antonio Spurs, partecipò alla gara come rappresentante della Western Conference.

Nella prima manche segnò 19 punti, abbastanza per avanzare alla finale. In finale, sfidò Bradley Beal dei Washington Wizards: entrambi segnarono 19 punti, portando la sfida a un tie-break.

Nel round decisivo, Belinelli esplose: 24 punti, conquistando il titolo con una prestazione spettacolare.

L’unico italiano con il Titolo NBA

Marco Belinelli vinse il Titolo NBA nel 2014 con i San Antonio Spurs, diventando il primo e – anche in questa occasione – unico italiano a laurearsi Campione NBA.

Gli Spurs vinsero la serie 4-1, dominando contro la squadra di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh.

Belinelli fu un tassello importante della panchina degli Spurs, guidati da Gregg Popovich, con il suo tiro da tre affidabile e il QI cestistico sempre al servizio del sistema.

Chiuse i Playoff con quasi 10 minuti di media a partita, sempre pronto a entrare in ritmo e punire le difese con il suo catch & shoot.

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