NBA Finals 2025: l’unica costante è stata l’incertezza
Dovevano dominare i Thunder, ma sono i Pacers ad aver riscritto la narrativa. Le Finals NBA sono una battaglia mentale prima ancora che tecnica

Niente ha avuto davvero senso in queste NBA Finals. Non i pronostici, non i numeri, nemmeno le certezze costruite durante mesi di stagione regolare. Ora Thunder e Pacers si giocano tutto in Gara 7 (dove vederla), il momento in cui la storia recente si azzera e ogni discorso precedente perde valore: record, premi, analisi, infortuni. Tutto svanisce, resta solo la realtà di una partita da vincere a ogni costo.
Le sei gare disputate fin qui sono state l’apoteosi del dramma sportivo. In un’era di equilibrio come questa, abbiamo imparato che la differenza tra le squadre si misura in dettagli sottilissimi. Le statistiche, per quanto affascinanti, non raccontano mai tutta la verità. OKC, con 68 vittorie, l’MVP e un roster completo, sembrava costruita per dominare.
Per molti, non c’erano dubbi: il titolo era già in tasca. Dall’altra parte, i Pacers, che in avvio di stagione sembravano destinati al Play-In, arrivavano con il peso di un’etichetta sfavorita che non li ha mai realmente descritti.
Eppure, tutto è cambiato. I Thunder, per quanto talentuosi e profondi, hanno scoperto che il successo vero passa anche per la capacità di restare lucidi quando la pressione sale, quando ogni possesso conta. Dominare la regular season non equivale a vincere il titolo. Serve qualcosa di diverso. Serve sapere soffrire.
I Pacers, invece, hanno fatto proprio questo: hanno lottato, sono sopravvissuti, hanno ribaltato partite e previsioni. Nessuno può dire che siano arrivati qui per caso. La loro post season è stata un manifesto di resilienza: capaci di colmare 20 punti di svantaggio, di non crollare quando sembrava tutto perso, di restare aggrappati al sogno.
Tra poche ore ci sarà un vincitore, qualcuno alzerà il Larry O’Brien Trophy. Ma la lezione è già scritta: dove doveva esserci una corsa trionfale, abbiamo trovato equilibrio, battaglia, incertezza. E forse è proprio questo a rendere queste NBA Finals così memorabili. In fondo, in un mondo che cerca sempre risposte certe, è bello che almeno il basket riesca ancora a sorprendere.