La gaffe di Durant al podcast Mind The Game

Nel podcast con LeBron James e Steve Nash, Durant cita ironicamente Finney-Smith, senza sapere che sarebbe diventato un suo nuovo compagno

Kevin Durant LeBron James Mind The Game

Nel corso di una recente ospitata al podcast Mind the Game, Kevin Durant si è lasciato andare a riflessioni profonde sul gioco, sulla sua carriera e sulla vita da professionista NBA.

Uno dei momenti più interessanti è arrivato quando ha parlato della gestione dei possessi nei momenti chiave, sottolineando quanto, con il cronometro che corre, la palla debba finire nelle mani del miglior giocatore e non, per esempio, in quelle di Dorian Finney-Smith.

Se mancano pochi secondi, bisogna affidarsi alla stella. Non ha senso sprecare il tempo per cercare un tiro perfetto e poi scaricare all’ultimo su un role player

Kevin Durant

Parole che non avevano alcuna punta personale, ma che il destino ha reso curiosamente profetiche. Pochi giorni dopo la trade che ha portato Durant a Houston, Dorian Finney-Smith ha firmato con i Rockets per quattro anni a 53 milioni di dollari nelle prime ore di Free Agency.

I due, ora compagni, si ritroveranno fianco a fianco in un roster ricco di talento con ambizioni da titolo, completato da Alperen Sengun, Jabari Smith Jr. e Fred VanVleet.

Durant, a 36 anni, si prepara forse all’ultima grande sfida della sua carriera: riportare un Titolo a Houston e dimostrare che, con la giusta alchimia, può ancora essere il motore di una squadra vincente. E chissà: magari proprio Dorian Finney-Smith, tiratore da quasi il 40% da tre lo scorso anno, finirà per prendersi quel tiro che Durant vorrebbe evitare.

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