Perkins difende Bradley Beal: “Ho ancora molto da dare”
L’analista di ESPN è convinto che Beal sarà un’aggiunta di spessore per la sua prossima squadra: Heat e Clippers puntano a firmarlo
L’esperimento dei Suns, nato sotto i riflettori nel 2023, è ormai naufragato. Dopo aver mancato clamorosamente i Playoff lo scorso anno, Phoenix ha voltato pagina: Kevin Durant è approdato a Houston, e Bradley Beal potrebbe essere il prossimo a fare le valigie.
Il recente rinnovo biennale da 145 milioni di dollari per Devin Booker – il più alto mai firmato in termini di salario annuale – lo conferma: il futuro della franchigia ruota attorno a lui.
Beal, però, resta al centro di un limbo complicato. Arrivato da Washington con la fama di realizzatore puro, ci si aspettava che potesse completare un trio da titolo con Durant e Booker.
Ma il campo ha raccontato un’altra storia. Costretto a ridimensionarsi nel ruolo di terza opzione, Beal ha chiuso l’ultima stagione con appena 17.0 punti di media – il suo peggior dato dal 2015. Troppo poco per chi, solo pochi anni fa, sfiorava il titolo di miglior marcatore NBA.
Ha ancora tanto da dare, era solo in un contesto sbagliato
Kendrick Perkins
Così Kendrick Perkins su X. E forse ha ragione. Ma il suo contratto pesante e le difficoltà fisiche frenano le pretendenti.
Miami Heat e Los Angeles Clippers restano vigili, ma senza offerte concrete, Beal rischia di restare a Phoenix. Un’eventualità che potrebbe destabilizzare ulteriormente lo spogliatoio e rallentare la rinascita dei Suns.