Dylan Harper: “È surreale vedere Popovich e Duncan ogni giorno”

Il rookie Dylan Harper scopre la cultura Spurs tra le presenze e i consigli quotidiani di Tim Duncan e Popovich

Dylan Harper, seconda scelta al Draft dei San Antonio Spurs

Quando Dylan Harper è arrivato a San Antonio per la sua prima visita con gli Spurs, sapeva di entrare in una franchigia con una storia gloriosa. Cinque titoli NBA, un’identità riconoscibile, una cultura celebrata in tutta la lega. Ma niente lo aveva preparato a ciò che avrebbe visto in palestra quel giorno.

Durante un allenamento, Harper – che ha già lavorato a stretto contatto con Giannis Antetokounmpo – si è voltato e ha riconosciuto due figure leggendarie: Tim Duncan e Gregg Popovich, fianco a fianco, come se il tempo si fosse fermato.

Pensavo fosse un’allucinazione. Ho dovuto guardare due volte. Poi sono andato dritto a salutarli. Pensavo fosse un caso, invece mi hanno detto: ‘No, loro sono qui ogni giorno’. E allora capisci cos’è davvero la cultura Spurs

Dylan Harper via AndScape

Popovich, ancora presente dopo quasi trent’anni alla guida della squadra, era lì per tenersi in forma. Duncan, l’uomo simbolo dell’era d’oro, si muoveva tra i giovani come un mentore silenzioso. Per Harper, abituato a vedere le leggende solo in foto o nei racconti del padre Ron (5 volte campione NBA), è stato uno shock culturale.

Cresciuto nel New Jersey, esploso a Don Bosco Prep e poi protagonista a Rutgers (19.4 punti di media da freshman), Harper è stato scelto con la numero 2 al Draft 2025.

Un’aggiunta di talento e visione a un gruppo giovane che comprende già Victor Wembanyama e Stephon Castle, entrambi Rookie of the Year nelle ultime due stagioni. Ma oltre al talento, è l’ambiente a fare la differenza.

Negli altri impianti NBA vedi le foto dei grandi alle pareti. Qui li incontri nei corridoi. Ti danno consigli, sono parte attiva. È un altro mondo

Dylan Harper via AndScape

A San Antonio, le stelle del passato non sono reliquie: sono presenze quotidiane. E per un ragazzo che porta sulle spalle grandi aspettative, sapere di poter imparare da chi ha costruito quella cultura, giorno dopo giorno, è un privilegio raro.

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