Irving risponde a Durant: “Dirò anche io la mia”
Dopo le parole di Durant su Steve Nash e i Nets, Kyrie rompe il silenzio e promette di raccontare la propria versione dei fatti
I Brooklyn Nets sono oggi una squadra in piena ricostruzione, dopo aver selezionato ben cinque giocatori al primo giro dell’ultimo Draft. Una realtà distante anni luce dall’ambizioso progetto di pochi anni fa, quando in squadra c’erano Kevin Durant, Kyrie Irving e James Harden, guidati in panchina da Steve Nash, Hall of Famer e debuttante assoluto come head coach.
Proprio Nash e Durant sono tornati a parlare di quella parentesi durante il podcast “Mind The Game” condotto da LeBron James. Durant ha espresso il rimpianto di non aver mai visto il “vero” Steve Nash:
Penso che non abbiamo avuto il Nash che avrei voluto… c’erano troppe distrazioni, e così non si può vincere
Kevin Durant
Una riflessione che ha acceso nuove discussioni, tanto che Kyrie Irving ha annunciato su X (ex Twitter) l’intenzione di rispondere:
Lol, ne parlerò presto in live
Kevin Durant
Quel progetto Nets sembrava destinato a dominare la NBA, ma tra infortuni costanti, tensioni interne e caos organizzativo, tutto è naufragato.
La grande occasione persa resta quella dei Playoff 2021, quando Brooklyn fu eliminata in gara 7 dai futuri campioni Milwaukee Bucks, nonostante una serie leggendaria di Durant e quel long-two passato alla storia per aver calpestato da millimetri la linea dell’arco.
Da allora, la squadra non ha più vinto una singola partita di postseason. Durant, nel dialogo con Nash, ha aggiunto:
Eravamo allineati, volevamo fare qualcosa di speciale. Ma avevi le mani legate, da allenatore devi gestire davvero troppe cose
Kevin Durant
Oggi quella stagione rappresenta più un monito che un ricordo: una delle più grandi “what if” dell’era moderna. Il fallimento di un superteam nato per dominare, ma frenato da tutto ciò che non riguarda il talento.