Damian Lillard torna ai Blazers: “Portland è casa mia”

L’infortunio lo terrà lontano dai campi per mesi, ma Lillard ha un obiettivo chiaro: tornare in forma, e farlo a Portland

Damian-Lillard

Damian Lillard non aveva pianificato di tornare così presto a Portland. Ma la vita – e gli infortuni – cambiano le prospettive. Dopo una stagione travagliata con i Milwaukee Bucks, culminata con la rottura del tendine d’Achille nei playoff, il playmaker 35enne ha firmato un contratto triennale da 42 milioni di dollari per tornare dove tutto è iniziato: ai Trail Blazers.

Un accordo che ha anche un valore simbolico. Lillard ha voluto firmare insieme ai suoi tre figli, e durante il viaggio in auto di ritorno, ha realizzato appieno cosa significasse quel momento.

Quando mia figlia ha capito che non dovevamo più volare a Milwaukee, mi ha guardato con un sorriso. È stato allora che ho capito: sono tornato a casa

Damian Lillard

Lillard ha scritto pagine importanti della storia recente dei Blazers: Rookie of the Year nel 2013, nove volte All-Star, miglior realizzatore all-time della franchigia con oltre 19.000 punti e cinque partite da almeno 60 punti. L’apice fu la stagione 2022-23, quando viaggiò a una media di 32.2 punti a partita e mise a referto 71 punti contro Houston.

Il general manager Joe Cronin e l’allenatore Chauncey Billups lo hanno accolto pubblicamente, scherzando anche sul fatto che “sarà l’assistente allenatore più pagato della NBA”, vista la lunga riabilitazione che lo attende. Il rientro in campo, infatti, potrebbe non avvenire prima della stagione 2026–27.

Con l’età impari a fare le cose con più calma. Voglio prendermi tutto il tempo necessario per tornare davvero in forma. Quando lo farò, sarà con questa maglia

Damian Lillard

Il suo posto è sempre stato qui. Portland lo sa. E lo aspettava.

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