LeBron James omaggia Jordan: “È il motivo per cui indosso il 23”
L’ispirazione, ma anche la sfida più grande: LeBron si apre sul perché in carriera ha – quasi – sempre indossato il numero 23
Il numero 23, in NBA ma ormai anche nello sport in generale, è diventato molto più di una maglia: è un’ispirazione, un’eredità. Michael Jordan ha incarnato l’essenza della grandezza sportiva, segnando un’epoca e spingendo un’intera generazione di giocatori a sognare di essere come lui.
Tra tutti, LeBron James è l’erede più evidente: ha raccolto quel testimone simbolico e lo ha portato nel pantheon dei giganti della lega, scrivendo la sua leggenda sulle orme di MJ.
Indosso il numero 23 per Michael Jordan. È una questione di rispetto, ha ispirazione a un ragazzino di Akron, dove non esistono molto figure da seguire
LeBron James
È automatico cercare il confronto tra i due. Come sappiamo, il discorso sul GOAT (il migliore di tutti i tempi) si riduce quasi sempre a Jordan e James. LeBron è convinto di potersi considerare tale dopo aver vinto un Titolo NBA con i Cavs in rimonta dall’1-3 sui Warriors delle 73 vittorie record in Regular Season. Jordan dal canto suo, dopo aver completato due Three-Peat in carriera, non accetta paragoni.
Ognuno chiaramente è fermo sulla propria posizione, non essendo possibile però stabilire un paragone concreto tra giocatori di epoche diverse, James si è aperto spiegando il significato del suo numero 23.
Arriva sempre un momento in cui gli idoli diventano punti di confronto, talvolta persino avversari simbolici. LeBron James e Michael Jordan non hanno mai condiviso il parquet (quando LeBron è arrivato in NBA nel 2003, MJ aveva appena smesso) eppure quel leggendario #23 è diventato, nel tempo, un riferimento costante.
Una sfida silenziosa, un paragone inevitabile, alimentato da trofei, record e una grandezza che ha attraversato generazioni. Ma prima di tutto, un segno di rispetto profondo, che va oltre il tempo e le epoche.