Pelle Larsson è il profilo ideale per gli Heat?

Dopo un anno passato ai margini con Miami, Pelle Larsson ha risposto con un’altra Summer League da MVP: ora gli Heat potrebbero davvero aver bisogno di lui

Pelle Larsson Miami Heat

Se brillare in Summer League è un traguardo relativamente comune, confermarsi a distanza di un anno è un’impresa per pochi. Pelle Larsson, però, sembra avercela fatta.

Il prodotto dell’Università dell’Arizona si è presentato sul parquet estivo con la stessa solidità, viaggiando a 17 punti e 4 assist di media, con percentuali dal campo costantemente sopra il 50%. Numeri che non passano inosservati, soprattutto per un giocatore reduce da una stagione NBA trascorsa quasi interamente in panchina.

Il 24enne svedese ha infatti visto poco il campo sotto la guida di Erik Spoelstra. Nonostante un’annata senza grandi ambizioni per i Miami Heat, le sue disattenzioni difensive lo hanno penalizzato duramente, impedendogli di ritagliarsi un vero spazio in rotazione. Un limite su cui dovrà sicuramente lavorare, ma che non cancella quanto di buono si sia visto a livello offensivo.

E proprio l’attacco è il reparto dove Miami oggi appare più carente. Con un quintetto in cui l’unico realizzatore affidabile – e non sempre costante – è Tyler Herro, l’assenza forzata di Terry Rozier e una free agency fin qui poco incisiva, le porte per Larsson potrebbero aprirsi quasi naturalmente. In uno scenario privo di vere alternative, le giovani promesse come lui assumono un peso maggiore, soprattutto se capaci di produrre punti in modo efficiente.

Per Larsson, insomma, la prossima stagione potrebbe rappresentare la vera occasione. Non tanto per esplodere come stella, quanto per diventare finalmente un giocatore NBA a pieno titolo. Con continuità, responsabilità e – magari – qualche minuto in più.

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