Paolo Banchero carica i Magic: “Voglio prendermi la Eastern Conference”
Paolo Banchero punta a consacrarsi come stella, guidando i Magic fino alle NBA Finals: le parole del prodotto di Duke
Orlando non è più un progetto in costruzione. Dopo un’offseason di fuoco, i Magic hanno alzato l’asticella con un messaggio chiaro alla NBA: vogliono la Eastern Conference. A guidare la rivoluzione c’è Paolo Banchero, 22 anni e già leader tecnico ed emotivo della franchigia.
L’ambizione di Banchero, ora, è legittimata dal talento con cui la franchigia è riuscita a puntellare il roster col susseguirsi delle stagioni. Sia nel 2024 che nel 2025, Orlando non è andata oltre al 1° Turno e dalla prossima stagione, alla luce anche di un mercato di livello, vuole fare il salto di qualità.
Non vedo l’ora di competere ad altissimo livello. L’obiettivo è provare a dominare l’Est. Voglio conoscere questa nuova squadra, questa nuova energia, queste nuove vibrazioni
Paolo Banchero
La svolta è iniziata con la trade per Desmond Bane, esterno solido e micidiale al tiro (39.2% da tre nel 2024/25), perfetto per affiancare Banchero. Poi è arrivato il rinnovo-monstre per lo stesso Paolo, a testimonianza della volontà dei Magic di costruire attorno a lui. A completare il nucleo ci sono Franz Wagner e Jalen Suggs: quattro giovani, quattro certezze, una base da vertice NBA.
Desmond Bane è un giocatore straordinario. Non vedo l’ora di scendere in campo al suo fianco e lottare insieme
Paolo Banchero
La scorsa stagione si è chiusa al primo turno playoff contro Boston. Una sconfitta che ha bruciato, sì, ma che ha anche acceso una nuova consapevolezza: Orlando è pronta. Con i Celtics, i Bucks e gli stessi Pacers destinati a una stagione più incerta a causa degli infortuni delle stelle Tatum e Haliburton, i Magic hanno l’occasione di scalare la classifica.
Tutto ruoterà attorno a Banchero. I numeri già parlano chiaro: 25.9 punti, 7.5 rimbalzi e 4.9 assist di media nel 2024. Senza gli infortuni, sarebbe stato All-Star. Ma il vero salto passa da un dettaglio tecnico: migliorare la selezione dei tiri, spesso penalizzata da scelte a bassa efficienza.
Con più lucidità e meno forzature, Paolo può diventare devastante – e molti lo considerano l’erede di LeBron James per il suo stile di gioco. Il talento c’è, la leadership pure. Ora Orlando ha un’anima, una direzione e un’ambizione chiara: prendersi l’Est. E con un Banchero così, nulla sembra impossibile.