Wade: “Senza LeBron sarei andato ai Bulls”
La telefonata di LeBron ha cambiato la decisione di Wade e la geografia della NBA: il retroscena raccontato dalla leggenda degli Heat
Dwyane Wade era pronto a tornare a casa. Estate 2010, libero sul mercato dopo sette stagioni a Miami e un Titolo NBA in tasca, l’idea di vestire la maglia dei Chicago Bulls – la squadra della sua città – sembrava più che concreta.
Non era più soltanto una possibilità. C’era la volontà del giocatore e l’offerta della squadra della città in cui è nato.
Pensavo: torno a casa, vado a Chicago. Sette anni a Miami, un anello vinto è il momento
Dwyane Wade
Ma tutto cambiò con una telefonata. Dall’altra parte della linea, LeBron James.
Ricevo quella chiamata. Era il numero 6. Eravamo io, lui e i nostri agenti. Ci dissero che Miami stava lavorando in silenzio per creare spazio per tre stelle
Dwyane Wade
Quella chiamata riscrisse la storia della NBA. Wade, James e Chris Bosh unirono le forze a South Beach, dando vita a uno dei Big Three più iconici di sempre.
Il resto è noto: quattro Finals consecutive tra il 2011 e il 2014, due Titoli vinti e un dominio sull’Est che avrebbe spento le ambizioni di Boston, Indiana e proprio Chicago.
Eppure, per un attimo, Wade fu davvero vicino ai Bulls (franchigia per cui ha giocato poi tra 2016 e 2017). L’idea di giocare accanto a Derrick Rose nel pieno del suo prime, insieme a Luol Deng e Joakim Noah, era più di un sogno. Chicago avrebbe poi chiuso la stagione 2010-11 con il miglior record NBA, guidata da Rose, MVP a soli 22 anni.
Se Wade avesse detto sì, l’intera geografia della lega sarebbe potuta cambiare. Ma ha detto no. Ha detto Miami. E con quella scelta, ha inaugurato una nuova era: quella del potere ai giocatori, delle superteam costruite fuori dagli uffici dei GM.
Il suo posto nella storia è ormai scolpito. Hall of Famer dal 2023, maglia numero 3 ritirata dagli Heat nel 2020 e una statua dedicata, Wade resta il simbolo della franchigia. Ma oggi sappiamo che bastava una telefonata in meno, e il cuore avrebbe vinto sulla storia.