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Il confronto tra LeBron James e Kevin Durant divide gli esperti NBA

LeBron James e Kevin Durant, secondo Austin Rivers, hanno due modi completamenti diversi di dominare il gioco

LeBron James continua a riscrivere la storia della NBA: con oltre 42.000 punti è il miglior marcatore di sempre e, a 40 anni, si prepara a diventare il primo giocatore della lega a disputare una 23esima stagione.

Eppure, nonostante numeri da leggenda, c’è chi non lo considera un vero “scorer”. Austin Rivers, che lo ha affrontato per oltre un decennio, lo ha detto senza mezzi termini:

Il suo gioco non è quello di un realizzatore puro. Non è sexy. È costruito su forza, intelligenza e volontà. Si impone per arrivare al ferro. Negli anni ha migliorato tantissimo il tiro, e bisogna dargli credito, ma non lo si può mettere tra i migliori interpreti dell’arte di segnare

Austin Rivers

Per Rivers, i veri maestri del canestro sono altri: Kevin Durant, con un repertorio tecnico “doppio rispetto a quello di LeBron”, e James Harden, capace di inventarsi punti da ogni angolo del campo.

Il paragone è chiaro: LeBron domina con fisico e intelligenza, altri affascinano con estetica e movimenti da manuale. In effetti, la carriera di James non è stata priva di limiti tecnici: nelle Finals 2007, per esempio, gli Spurs lo costrinsero a tirare dalla media distanza, una zona di campo allora ostica.

Ma LeBron ha saputo evolversi, affinando il gioco in post e diventando negli ultimi anni un tiratore da tre affidabile. Un’ulteriore dimostrazione della sua longevità e della sua etica del lavoro.

Il dibattito resta aperto: è meglio il realizzatore elegante o quello implacabile? Forse LeBron non è il marcatore per antonomasia, ma i tabellini non mentono: nessuno, nella storia, ha mai segnato più di lui.

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