Tee Morant: “Ho rifiutato 750mila dollari per proteggere Ja”

Rifiutare quasi un milione di dollari per proteggere l’eleggibilità di Ja in NCAA e poi al Draft: il retroscena di Tee Morant, padre della superstar dei Grizzlies

Tee e Ja Morant, stagione NBA 2024/25

Il padre di Ja Morant, Tee, ha raccontato un retroscena che spiega molto del percorso del figlio fino all’approdo in NBA. Nel suo podcast ha rivelato di aver rifiutato un’offerta da 750.000 dollari da parte di un agente, pur di non rischiare l’eleggibilità NCAA di Ja quando giocava a Murray State.

La confessione è arrivata durante una conversazione con Brandon Jennings, ex NBA che ricordava le difficoltà economiche vissute all’inizio della sua carriera.

C’erano persone che mi offrivano mezzo milione di dollari per rappresentare Ja. La mia paura era diventare il motivo per cui non potesse più giocare. All’epoca il NIL non esisteva. Ho detto di no. Poi hanno rilanciato a 750.000, ma ho rifiutato ancora. Abbiamo deciso di affrontare il percorso insieme, senza prendere nulla

Tee Morant

Scelta coraggiosa e rischiosa, visto che fino al 2021 gli atleti universitari non potevano guadagnare dal proprio nome o immagine. Un errore avrebbe potuto compromettere tutto, persino il sogno NBA.

Quel rifiuto si trasformò in un atto di protezione: nel 2019 Ja fu scelto con la numero 2 assoluta dai Memphis Grizzlies, diventando Rookie of the Year con 17.8 punti e 7.3 assist di media, davanti allo stesso Zion Williamson, allora considerato il talento generazionale.

Tee, che da giovane aveva rinunciato a una carriera cestistica per stare accanto alla compagna incinta, lavorando poi come barbiere, ha costruito attorno al figlio un ambiente familiare saldo e protetto – spesso però compromesso da scandali, come quello che ha portato Ja alla sospensione due anni fa.

Oggi, dietro l’ascesa di una stella NBA, c’è la storia di un padre che ha sacrificato molto pur di non mettere a rischio il futuro di Ja.

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