Italbasket, il record di Fontecchio non cancella i dubbi su Pozzecco

Nonostante la vittoria dell’Italbasket rimangono dei dubbi sulla gestione – emotiva e tecnica – di coach Gianmarco Pozzecco

Gianmarco Pozzecco, coach dell'Italbasket

Prima o poi doveva succedere: Simone Fontecchio ha acceso la miccia. E l’ha fatto alla grande, con 39 punti, record assoluto per un italiano agli Europei. Numeri da Luka Doncic e Nikola Jokic, per uno che in NBA viene visto come semplice giocatore di rotazione.

Finalmente si è visto anche Darius Thompson (14 punti) come vero interprete del pick-and-roll, trasformato nello strumento più pericoloso contro nella seconda vittoria all’Europeo. Anche in una vittoria restano però dei punti da sistemare

Pozzecco. Qui il discorso si complica. Il problema non è mai stato il Poz in generale, ma la gestione emotiva della gara. Contro la Bosnia i suoi timeout raramente producono qualcosa di utile: quasi sempre una palla persa, e poi arriva anche l’espulsione.

Con Edoardo Casalone (assistente allenatore del Poz) in panchina l’Italia è stata più concreta e ha piazzato un parziale da 50-34 che ci ha portato alla vittoria. Forse è una coincidenza, ma resta il fatto che il gruppo, senza troppi scossoni, ha trovato un equilibrio e ha chiuso con autorità.

Altro punto: il Gallo sembra fuori dal progetto. Non gioca, forse non sta bene, o forse è una scelta tecnica. Mentre dei giovani, Spagnolo e Diouf, si è persa la traccia dopo il primo errore e Procida continua a non vedere il campo. Una rigidità che alla lunga può pesare. 

Per andare lontano in un torneo lungo e faticoso come EuroBasket serve continuità. L’Italbasket, passo dopo passo, sta trovando sempre più risposte, ma quei dubbi che restano probabilmente ci accompagneranno ancora per un po’

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