ItalBasket, che fine ha fatto Gabriele Procida?

Gabriele Procida continua a restare ai margini delle rotazioni azzurre: l’assenza del nuovo giocatore del Real Madrid lascia più di un punto interrogativo

Grabriele Procida ItalBasket EuroBasket

Tre partite, zero minuti. In un’Italbasket che continua a vivere di alti e bassi, il grande tema di inizio EuroBasket è proprio la totale assenza di Gabriele Procida dalle rotazioni di Gianmarco Pozzecco.

Il classe 2002 era stato indicato come uno dei protagonisti più attesi della spedizione azzurra: esperienza già consolidata in Eurolega, atletismo di primo livello e un talento che, all’interno del roster, hanno davvero in pochi. Eppure, la sua candidatura non ha trovato spazio nelle scelte del coach.

Se lo spot di Simone Fontecchio è, comprensibilmente, intoccabile, le grandi prestazioni di Saliou Niang hanno ulteriormente ristretto le possibilità. Ma la situazione diventa difficile da comprendere se si guarda al reparto guardie: Matteo Spagnolo sta sbagliando molto – com’è normale per un ragazzo della sua età – e Pozzecco non manca di farglielo notare, lasciandolo spesso in panchina. Darius Thompson alterna fiammate a pause, mentre Marco Spissu continua a essere troppo condizionato dalle sue percentuali.

L’unica certezza del backcourt azzurro è l’intensità di Alessandro Pajola, costante e affidabile. Il resto, però, è un rebus che lascia aperta una domanda inevitabile: perché non provare Procida? La sua fisicità, la capacità di andare al ferro e la pericolosità perimetrale potrebbero rappresentare un’arma preziosa, soprattutto in un momento in cui l’Italia ha disperato bisogno di alternative credibili.

Il tema diventa ancora più attuale in vista del big match contro la Spagna. Le rotazioni iberiche sono dense di centimetri e chili, caratteristiche che Procida possiede e che potrebbero dare respiro a un reparto altrimenti in sofferenza. Se anche martedì non dovesse trovare spazio, il rischio è che l’Italbasket arrivi al primo vero esame di questa manifestazione con troppe domande e poche soluzioni.

Per Pozzecco, la gestione del talento di Procida potrebbe diventare una delle chiavi per non compromettere il cammino europeo dell’Italia.

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