Jalen Williams critica il NIL: “Troppi soldi, troppo presto”

Secondo Jalen Williams, neo Campione NBA, il NIL rischia di rovinare l’esperienza del basket collegiale

Jalen Williams Thunder

Da studente squattrinato a campione NBA con un contratto da 287 milioni di dollari: la parabola di Jalen Williamssembra scritta per un film. Eppure, l’ala degli Oklahoma City Thunder non dimentica le sue radici e, anzi, nel podcast Out The Mud con Tony Allen e Zach Randolph, ha voluto dire la sua su un tema caldissimo: l’NIL, ossia la possibilità per gli atleti universitari di guadagnare sfruttando nome, immagine e somiglianza.

Williams, scelto alla 12ª del Draft 2022, è arrivato in NBA giusto un attimo prima che la rivoluzione NIL prendesse piede.

Mi sento un po’ fregato, ma ora non ci penso più

Jalen Williams

Al di là della battuta, però, Jalen ha lanciato un messaggio interessante: secondo lui, troppi soldi troppo presto rischiano di togliere autenticità alla vita universitaria.

Alcuni dei momenti più divertenti al college sono stati proprio quando ero al verde. Fa parte dell’esperienza, eravamo tutti senza soldi

Jalen Williams

Un ricordo che suona quasi nostalgico, detto da chi oggi viaggia in aereo privato dopo aver messo in bacheca un anello NBA e aver firmato un’estensione da 287 milioni.

In appena tre anni, Williams è passato dall’essere la stella dei Santa Clara Broncos a vincere il Titolo NBA, guadagnarsi la chiamata all’All-Star Game, entrare nel Secondo Quintetto Difensivo e persino nel Terzo Quintetto All-NBA. Un’ascesa fulminea, che però lui continua a leggere con gli occhi di chi ha fatto la fila in mensa e ha contato i dollari in tasca.

Forse è proprio questa umiltà a rendere Jalen uno dei personaggi più affascinanti della nuova generazione NBA: perché puoi anche firmare un contratto da quasi 300 milioni, ma i giorni da “broke college kid” restano impressi per sempre.

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