ItalBasket, addio a EuroBasket tra delusione e nuove certezze
Un’eliminazione dolorosa, tra rimpianti e speranze. L’Italia esce dall’Europeo, Pozzecco lascia, ma restano eredità importanti per costruire la nazionale di domani
Raccontare la situazione dell’Italbasket dopo la dolorosa eliminazione non è semplice. Perdere contro il Doncic del primo tempo sarebbe stato comprensibile, quasi inevitabile, ma ciò che fa più male è aver riagganciato la Slovenia nella ripresa e poi sprecato tutto con palle perse ed esecuzioni offensive imprecise.
A pagare il conto è stato l’ormai ex CT Gianmarco Pozzecco, il cui ciclo era probabilmente giunto al termine, ma che ha avuto il merito di lasciare in eredità una nazionale più consapevole dei propri mezzi. Ha messo in chiaro la leadership indiscussa di Simone Fontecchio e ha lanciato Saliou Niang e Momo Diouf, due giovani che rappresentano già oggi i pilastri dell’Italia di domani.
Resta però la contraddizione di un allenatore capace di affidarsi ai giovani, ma reticente nel concedere minuti a Gabriele Procida, destinato al Real Madrid e considerato da molti la futura spalla di Fontecchio. La sua crescita procede a rilento e l’assenza di fiducia nel momento più importante del torneo lascia l’amaro in bocca.
Concedergli minuti al posto di un Danilo Gallinari eroico ma ormai trentottenne sarebbe stato logico per testarlo su certi palcoscenici. L’Italia esce dunque tra amarezza e rimpianti, ma anche con una ritrovata consapevolezza: la base tecnica e caratteriale per il futuro c’è, e con la scelta del giusto condottiero questo gruppo potrà ambire a traguardi importanti già nei prossimi anni.