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Caso Warriors-Kuminga, la soluzione di Michael Malone

La telenovela estiva tra Jonathan Kuminga e i GSW è stata al momento messa in pausa dalla firma del nuovo contratto: Michael Malone suggerisce la sua via per la riappacificazione definitiva

Il nuovo accordo che farà cominciare la stagione 2025/26 di Jonathan Kuminga ancora a San Francisco non presenta le minime condizioni per essere pensato come una soluzione a lungo termine: la team option per la seconda stagione potrà sparigliare le carte sia durante la Deadline di quest’anno che nel corso dell’estate 2026.

L’ex coach di Denver Michael Malone ritiene ancora possibile una prosecuzione serena e ambiziosa del matrimonio, ma le condizioni perché ciò avvenga sono, a suo modo di vedere, assolutamente non negoziabili. 

Ospite della trasmissione NBA Countdown in onda su ESPN, l’allenatore newyorkese, già vice dei Warriors nel biennio 2011-13, proprio prima della firma di Steve Kerr, ha sostenuto convintamente la necessità, a carico del collega, di aprire un vero dialogo: 

Tutto si riduce alla comunicazione. Steve ha parlato e lo ha detto, che la comunicazione è la chiave. Lui e Kuminga hanno un rapporto, ma devono sedersi insieme in una stanza. Al momento è in corso una battaglia tra gli interessi della squadra difesi da Kerr e quelli personali difesi da Kuminga

Michael Malone

Malone ricorda poi il rendimento dell’ala congolese anche nelle fasi di maggior urgenza della passata stagione: 

Guardiamo a ciò che ha fatto in gara 2, 3, 4 e 5 nella serie contro Minnesota, con l’infortunio di Curry è diventato un punto focale della squadra e lo ha fatto vedere. Non hanno vinto nessuna di quelle partite ma lui ha trovato un modo per prendersi delle responsabilità

Michael Malone

Anche nel caso in cui le frizioni di questi mesi fossero considerate ormai insanabili da entrambe le parti, Kerr potrebbe comunque concedere un minutaggio via via crescente al prodotto della NBA G League Ignite man mano che ci si avvicini a febbraio, con l’obiettivo non dichiarato di mobilitare l’attenzione e accrescere l’interesse degli altri team per il suo giocatore.

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