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Shai Gilgeous-Alexander: “Hall Of Fame? C’è ancora molto lavoro da fare”

Shai Gilgeous-Alexander mira a trasformare la sua carriera in leggenda: per consolidare il posto nella Hall of Fame, punta a lanciare una vera e propria dinastia con OKC

Gli Oklahoma City Thunder a breve inizieranno la stagione per difendere l’anello, dopo un’annata indubbiamente dominante, conclusa con 68 vittorie nella regular season e coronata dal primo titolo NBA per la franchigia dalla sua ricollocazione lontano da Seattle.

Dominante è stata anche la stagione del leader della squadra, Shai Gilgeous-Alexander, fresco vincitore del premio di MVP sia della regular season sia delle Finals.

Ormai giunto alla maturità della propria esperienza NBA, il canadese si prepara a competere per altri titoli negli anni a venire, con l’obiettivo di fondare una dinastia e consolidare la sua candidatura alla Hall of Fame.

Sicuramente sarebbe un passo nella direzione giusta: tutti i giocatori che studio e ammiro, nel tentativo di raggiungere il loro livello, l’hanno fatto più volte. Il percorso resta impegnativo, e ognuno di loro ti direbbe che diventa più difficile ogni volta, quindi abbiamo ancora molto lavoro da fare

Shai Gilgeous Alexander

Alex Caruso, veterano fondamentale nel roster e nel reparto difensivo dei Thunder, sostiene che il nativo di Toronto sia già ben avviato sulla strada per la Hall of Fame, lodando in una recente intervista la superstar canadese.

L’eccellenza riguarda sia le abilità sia l’etica del lavoro, così come un certo tipo di mentalità. Shai è ogni giorno il giocatore più competitivo della nostra squadra, e se unisci la sua etica del lavoro e la sua competitività alle sue abilità e al suo atletismo, non sorprende che sia in ascesa verso premi individuali e successi nella lega. Ho visto lo stesso in molti altri giocatori con cui ho giocato, e alla fine della loro carriera indosseranno la giacca d’oro

Alex Caruso

L’affiatamento tra i giocatori dei Thunder è uno degli aspetti che rendono la squadra tra le più dominanti della lega, e ogni giocatore, come sottolinea Alex Caruso, si affida alle capacità del leader di guidarli verso la vittoria.

È il tipo di giocatore e leader con cui voglio giocare, e ha ragione quando dice di volere il secondo anello. Uno non basta: io ho vinto il mio secondo l’anno scorso e ora voglio il terzo. Una volta conquistato il primo, desideri subito il successivo

Alex Caruso

Il progetto dei Thunder riflette naturalmente le intenzioni della superstar canadese di dare vita d una dinastia e, dopo un’estate convincente sul fronte dei movimenti di mercato, segnata dalle estensioni contrattuali del big three di Oklahoma – composto da SGA, Jalen Williams e Chet Holmgren – punta a vincere altri anelli con il roster attuale.

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