Cooper Flagg guida i Mavs alla vittoria: “Questa è la base da cui ripartire”
A 18 anni, Flagg scrive già il suo nome nella storia NBA: il rookie guida Dallas fuori dalla crisi e infiamma il pubblico dell’American Airlines Center
La prima vittoria stagionale dei Dallas Mavericks porta la firma del rookie più atteso dell’anno. Cooper Flagg, alla sua terza partita in NBA, ha infiammato l’American Airlines Center con una prestazione da veterano.
La prima scelta dell’ultimo Draft NBA ha chiuso con 22 punti, 4 rimbalzi e 4 assist nella vittoria per 139-129 contro i Toronto Raptors, regalando al pubblico di Dallas il primo vero motivo per esultare dopo le due sconfitte iniziali.
L’azione simbolo della serata è arrivata nel terzo quarto: Flagg ha raccolto un passaggio in transizione, ha percorso il campo con due lunghe falcate e si è alzato sopra Sandro Mamukelashvili per una schiacciata con fallo che ha fatto esplodere l’arena.
Quando Cooper si accende così, tutti ci nutriamo della sua energia. È contagioso. Vuoi solo vederlo continuare a fare grandi cose
D’Angelo Russell
Secondo ESPN Research, Flagg – a 18 anni e 309 giorni – è diventato il quinto giocatore più giovane nella storia NBA a segnare almeno 20 punti in una partita, dietro solo a Jermaine O’Neal, Kobe Bryant, Tracy McGrady e LeBron James. Non solo: insieme proprio a Bryant, è l’unico under-19 ad aver superato quota 20 punti senza commettere neppure una palla persa.
Questa è la base su cui vogliamo costruire. Dobbiamo continuare a crescere e migliorare, ma stasera abbiamo finalmente mostrato chi possiamo essere
Cooper Flagg
Il giovane talento del Maine non ha brillato solo per i numeri, ma per l’impatto complessivo sul gioco. In quei minuti decisivi, ha messo in mostra letture mature, visione di gioco e sicurezza nei movimenti: segnali che i Mavericks cercavano disperatamente in questo inizio di stagione.