Wembanyama è il miglior giocatore NBA?

Non è solo il talento a fare la differenza: nelle prime partite, Wembanyama impressiona per lucidità, controllo e completezza su entrambi i lati del campo

Victor Wembanyama con la maglia dei San Antonio Spurs nella stagione 2023/24

Che Victor Wembanyama fosse un fenomeno lo avevamo capito già dalla sua primissima partita in NBA. Un centro di 224 centimetri che si muove in campo con un’eleganza mai vista prima. Oggi, tre anni dopo, resta comunque impossibile non restare basiti e increduli di fronte alle sue ultimissime prestazioni.

33 punti e 13 rimbalzi di media in questo avvio di stagione regolare. Numeri impressionanti, ma che raccontano solo una piccola parte del giocatore che è diventato. Il francese ha infatti perfezionato un bagaglio offensivo già ricchissimo: step-back in isolamento, ball-handling da playmaker, tocco e velocità di esecuzione – qualità che, nella storia del gioco, non sono mai state tratti distintivi di un centro.

Una delle sue migliori prestazioni offensive è arrivata proprio nella primissima partita disputata pochi giorni fa contro i Mavs. In quel match, il talento degli Spurs è stato marcato per lunghi tratti da Anthony Davis, uno dei migliori difensori della lega. Nonostante ciò, Wembanyama ha dominato in attacco, confermando un’evoluzione tecnica impressionante.

Qualità offensive che si intrecciano con una fase difensiva impeccabile, nella quale è senza dubbio il migliore – e con ampio margine – in tutta la lega.

A commentare le sue prime uscite stagionali è stato Gilbert Arenas. La leggenda dei Washington Wizards si è detta molto sorpresa dal rendimento del francese:

Com’è che Embiid e gli altri veterani facevano sentire Wemby nel suo anno da rookie? Li sta ripagando con la stessa moneta. In che senso? Affronta uno dei migliori difensori della lega (Davis) e realizza 40 punti e 15 rimbalzi. Cosa sta succedendo?

Gilbert Arenas

Le parole di Arenas colgono nel segno: Wembanyama si sta affermando come uno dei tre migliori giocatori al mondo, se non addirittura il migliore. E lo sta facendo con una continuità disarmante, dimostrando il suo valore partita dopo partita.

Il ragionamento di Arenas, però, tralascia un dettaglio cruciale: il centro di San Antonio ha solo 21 anni. Mostrare un gioco così completo e maturo a quell’età è qualcosa di mai visto prima nel mondo della pallacanestro. Quella di Wemby non è solo una questione tecnica, ma anche di mentalità.

Se il suo gioco dovesse ancora evolversi, San Antonio si ritroverebbe tra le mani uno dei talenti più grandi di sempre: un giocatore su cui costruire un futuro fatto di vittorie e dominio incontrastato.

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