Steph Curry carica i GSW: “Dobbiamo fidarci l’uno dell’altro”

Stephen Curry segna solo 16 punti nel successo contro i Grizzlies, Kuminga chiude con 25: Steph elogia l’attacco dei GSW

Stephen Curry con la maglia dei Golden State Warriors

Dopo la batosta con Portland, serviva una risposta. E i Golden State Warriors l’hanno trovata nel modo migliore: giocando da squadra. Contro i Memphis Grizzlies è arrivata una vittoria convincente per 131-118, firmata da un gruppo che, per una sera, non ha avuto bisogno del solito supereroe di nome Stephen Curry.

Il numero 30 ha chiuso con “solo” 16 punti in 30 minuti, ma stavolta a prendersi la scena è stato Jonathan Kuminga, autore di 25 punti, 10 rimbalzi e 4 assist, il tutto con l’energia di chi sembra pronto a fare un salto di livello. Accanto a lui, Brandin Podziemski (23 punti) e Moses Moody (20) hanno dimostrato che quando la palla gira, a San Francisco possono colpire tutti.

È così che funziona la nostra offensiva: se muoviamo la palla e ci fidiamo l’uno dell’altro, arrivano tiri migliori per tutti

Stephen Curry

Curry legge il copione con grande lucidità, come sempre. E infatti, cinque Warriors in doppia cifra sono il segno che la macchina ha ricominciato a girare.

Golden State sale così a 3-1: non è più solo lo show di Steph. Il talento di Kuminga (molto discusso in sede di rinnovo) e la freschezza dei giovani come Podziemski stanno dando linfa a una squadra che sembra pronta a mescolare esperienza e novità.

Nel locker room di GSW si respira ottimismo: quando il collettivo funziona, anche le serate “tranquille” di Curry diventano un punto di forza. E in un campionato lungo come l’NBA, è proprio questo equilibrio che può fare la differenza. Prossima tappa: Los Angeles Clippers, per continuare a correre sull’onda dell’entusiasmo.

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