Charles Barkley evidenzia il vero limite dei Warriors

Charles Barkley condivide le sue impressioni sulla prima settimana NBA dei Golden State Warriors e sulle prospettive della squadra per questa stagione

Charles Barkley negli studi di NBAonTNT

Con l’infermeria praticamente vuota – fatta eccezione per De’Anthony Melton, arrivato in estate – i Warriors hanno iniziato la stagione con 4 vittorie, tutte contro dirette concorrenti per un posto ai playoff, e 3 sconfitte.

Gran parte dell’attenzione, comprensibilmente, si è concentrata sulle scelte dirigenziali che hanno portato i Los Angeles Clippers a presentarsi ai nastri di partenza con la rosa più anziana di sempre. Eppure, anche nella Baia l’età media del nucleo principale non è poi così distante: la carta d’identità segna infatti 39 anni per Horford, 37 per Curry, 36 per Butler e 35 per Green.

Uno dei primi spunti delle recenti riflessioni di Charles Barkley, che negli ultimi giorni è tornato a parlare in modo molto diretto anche di LeBron James, riguarda proprio il fattore età. Ospite del Dan Patrick Show, l’ex stella del Dream Team ha concentrato la conversazione su Stephen Curry, ricordando anche la sua non trascurabile storia di infortuni nelle ultime stagioni.

Steph è chiaramente nella parabola discendente della sua carriera. Non ci si può aspettare che giochi abitualmente come ha fatto in gara 3 contro Houston. Semplicemente, non è fisicamente possibile

Charles Barkley

Da qui anche aspettative piuttosto tiepide, se non apertamente scettiche, sul percorso dei Warriors in vista della primavera:

Chiunque è in grande forma adesso. Ma non puoi attenderti che un 37enne passi mese dopo mese a chiudere a 35 punti ogni gara, ciò non accadrà. E non lo potrà fare per tre o quattro turni di playoff

Charles Barkley

Per Barkley, e in fondo per chiunque non voglia sfidare le leggi del tempo, la vera carta jolly a disposizione di coach Kerr ha un nome preciso: Jonathan Kuminga. Il suo minutaggio, stabilmente sopra i 30 minuti di media, sta già dando buoni frutti, ma i segnali delle prossime settimane saranno ancora più indicativi.

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