Loading

Giannis evita la polemica: “Meglio non commentare”

I 26 punti con 11 rimbalzi e 8 assist di Giannis Antetokounmpo non bastano ai Bucks: il greco evita la polemica contro gli arbitri nel dopo gara

Niente scintille davanti ai microfoni. Dopo una serata piena di fischi e contatti al limite, in cui i Bucks sono usciti sconfitti dalla gara con i Sacramento Kings per 133-135, Giannis Antetokounmpo (26 punti con 11 rimbalzi e 8 assist) e Myles Turner (9+3) hanno scelto la via più semplice: non dire nulla.

Non voglio commentare l’ultima azione, non voglio essere multato

Giannis Antetokounmpo

Turner, sulla stessa linea:

Meglio che sto attento, non voglio problemi con la lega

Myles Turner

Tradotto: la partita ha offerto abbastanza materiale per polemiche, ma i due hanno preferito evitare il conto della NBA, alla quale tendenzialmente non passano mai inosservate le dichiarazioni dei giocatori contro l’operato degli arbitri.

Sul parquet, Sacramento ha portato via una vittoria pesante ai Bucks, chiudendo meglio nei dettagli e sfruttando una serata dorata dalla lunetta (35/40). Milwaukee ha tirato quasi il 60% dal campo – cifra che di solito vale una vittoria- ma i problemi a cronometro fermo hanno fatto la differenza: solo 20/31 ai liberi.

Produzione di Sacramento solida e distribuita: Zach LaVine 31, DeMar DeRozan 29, Sabonis e Schroder 24 a testa. La squadra di coach Brown ha controllato ritmo, possessi e contatto, approfittando delle disattenzioni dei Bucks.

Il momento più acceso: Russell Westbrook che abbraccia – per usar Sun eufemismo – Giannis in transizione. Azzuffata sfiorata, pubblico in piedi, discussione infinita sui social. Gli arbitri, però, nel report post-gara sono stati chiari: nessun contatto “eccessivo” né irregolarità evidenti, quindi niente flagrant.

Milwaukee, oltre ai fischi, dovrà guardarsi allo specchio: tirare così bene e perdere fa male. Giannis chiude con grandi numeri, ma non basta. Sacramento ha vinto le battaglie che non finiscono nel tabellino: rimbalzi “sporchi”, contatti, nervi saldi.

Giannis e Turner hanno lasciato parlare la partita. Ora servono meno falli evitabili e più presenza nei momenti sporchi. Perché quando segni tutto, ma vincono gli altri, il problema non è soltanto un fischio.

Leggi anche

Failed to load data