L’onnipotenza di Nikola Jokic: “Mi sento a mio agio”
Jokic guida i Nuggets al successo contro i Kings con 34 punti, 7 rimbalzi e 14 assist: il suo commento dopo la gara
Jokic ha calato l’asso. E i Kings, che questa estate hanno pensato bene di rinunciare a Jonas Valanciunas, ora backup di Joker, hanno pagato il conto con gli interessi.
Denver batte Sacramento 130-124 e il tre volte MVP firma uno show dei suoi, sfiorando la quinta tripla doppia della stagione: 34 punti, 14 assist, 7 rimbalzi, 4 recuperi, 2 stoppate e quella solita, pungente sensazione di esercitare la propria onnipotenza sulla gara.
Dipende semplicemente da come va la partita
Nikola Jokic
Con Sabonis e Eubanks hanno sicuramente fisicità sotto canestro, ma contro Nikola Jokic niente da fare. Il serbo legge eccellentemente il gioco in qualsiasi situazione: post basso, pick-and-pop quando Sacramento provava a cambiare, triple punite contro la zona.
Mi sento davvero a mio agio nel pocket. Non solo io: penso che ogni volta che un giocatore entra in area in quella zona, diventa davvero pericoloso. Tutti devono chiudersi in area. Ci sono molte opzioni
Nikola Jokic
E mentre Coach Adelman predica equilibrio per non consumare troppo il suo gigante, Jokic risponde con la solita efficienza. Intorno a lui, il supporting cast – Braun (21 punti), Gordon (20), Murray (15) – fa il suo.
A Sacramento ci prova un Russell Westbrook versione revival (26+12+6), Sabonis lotta (13+17) ma affonda. Non si gioca a carte col Joker senza un asso da mettere sul tavolo.