Un ragazzino su NBA 2K26 provoca Mitchell: lui risponde con 46 punti

La stella dei Cavaliers racconta l’episodio che lo ha spinto a una prestazione da 46 punti contro i 76ers: un semplice insulto su NBA 2K26

Donovan Mitchell Cleveland Cavs

Nella notte tra mercoledì e giovedì, Donovan Mitchell è stato il grande protagonista della vittoria dei Cavaliers sui 76ers, grazie a una straordinaria prestazione da 46 punti e 8 assist. Dopo la partita, ha raccontato di aver tratto ispirazione da uno scambio effettuato nel pomeriggio mentre giocava a NBA 2K26.

Mitchell ha infatti raccontato che la prestazione fosse frutto esclusivamente dell’interazione avvenuta nel videogioco, capace di motivarlo al punto da spingerlo a mettere a referto numeri così importanti:

Non direi che la partita che ho fatto sia merito di ciò che è successo in campo. Oggi un ragazzino mi ha infastidito mentre giocavo a NBA 2K26: mi ha chiamato ‘finito’ e mi ha detto in un paio di modi diversi che era da un po’ che non vedeva miei highlights. Ma l’ho apprezzato, gli ho risposto: ‘Va bene, vedremo’. Quindi questa partita è per quel ragazzino

Donovan Mitchell

Questa vicenda richiama alla mente quella, ormai leggendaria, tra Michael Jordan e LaBradford Smith. Nel marzo del 1993, la guardia dei Washington Bullets mise a referto 37 punti contro i Bulls di MJ. Dopo la partita, secondo quanto raccontato da Jordan, Smith gli avrebbe detto: “Nice game, Mike” (“Bella partita, Mike”).

Un commento che MJ interpretò come una provocazione. Il giorno successivo, nella seconda sfida consecutiva tra le due squadre, Jordan mantenne la promessa fatta ai compagni: rispose con una prestazione da 47 punti.

Poco più di 25 anni dopo, nel celebre documentario The Last Dance dedicato alla carriera di MJ, lo stesso Jordan ha ammesso di essersi inventato l’intera storia solo per trovare una motivazione in più. E a giudicare dal risultato, non si può certo dire che non ci sia riuscito.

Allo stesso modo, si potrebbe dire di Mitchell: è davvero avvenuta quell’interazione con il ragazzino nel pomeriggio prima della partita? Impossibile saperlo, ma in fondo non è ciò che conta. La prestazione è comunque arrivata, eccezionale e decisiva, regalando ai Cavaliers una vittoria importante in questo avvio di stagione

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