Spoelstra non si ferma, Jaquez Jr: “Giocare per lui è un onore”

È stata una notte speciale per i Miami Heat, ma anche una delle più difficili per il loro allenatore. Meno di 24 ore prima della vittoria per 126-108 sui Charlotte Hornets nella prima gara della NBA Cup, Erik Spoelstra aveva visto la sua casa andare in fiamme. Eppure, il coach era regolarmente in panchina, col suo solito aplomb, come se nulla fosse successo.

Un gesto che ha lasciato il segno nello spogliatoio, tanto che i suoi giocatori hanno voluto dedicargli la vittoria.

Vederlo qui è stato incredibilmente ispirante. Non si sarebbe mai detto che gli fosse capitato qualcosa di tragico. È arrivato col sorriso, ha ringraziato tutti per i messaggi e ci ha detto che la cosa più importante è che la sua famiglia stia bene. Allenarsi e giocare per lui stasera è stato un onore

Jaime Jaquez Jr

Ha raccontato Jaime Jaquez Jr., protagonista del successo con 18 punti, nove assist e otto rimbalzi.

Spoelstra, nel post-partita, non ha voluto parlare del rogo in modo drammatico. Ha preferito trasmettere calma e gratitudine, confermando quella serenità che da anni è la sua cifra. La squadra, trascinata da 53 punti nel primo quarto – un record nella storia degli Heat -, ha risposto con la stessa energia del proprio coach.

Anche Norman Powell, avversario ma grande estimatore di Spoelstra, ha voluto dire la sua:

L’ho visto prima del riscaldamento, sorrideva e mi ha detto: “I membri della famiglia Spoelstra sono resilienti”. Gli ho risposto: “Lo so”. Ha perso delle cose, certo, ma ha detto che tutto può essere rimpiazzato. L’importante è che la famiglia stia bene

Norman Powell

Un piccolo grande esempio di equilibrio e forza d’animo, quello di Spoelstra, capace di insegnare ancora una volta che la vita – come il basket – si gioca possesso dopo possesso, con serenità, anche quando il tabellone segna una brutta sconfitta fuori dal parquet.