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Per Anthony Edwards la NBA Cup è un mistero: “Non ho capito le regole”

Edwards ammette candidamente di non aver ancora capito fino in fondo le regole della NBA Cup: il suo commento

Anthony Edwards non ha ancora ben chiaro come funzioni la NBA Cup. Ma, a dire il vero, non sembra importargli troppo. L’obiettivo è soltanto uno: vincere.

Dopo i 37 punti rifilati agli Utah Jazz, la stella dei Timberwolves – appena rientrata dall’infortunioha ammesso candidamente di non conoscere le regole del torneo in-season.

Non le ho capite… e ancora non le capisco. Ma vincere le partite è la cosa più importante

Anthony Edwards

Edwards è fatto così: diretto, istintivo, competitivo fino all’eccesso. Che si tratti di una finale NBA o di una nuova coppa di metà stagione, l’approccio non cambia. E forse è proprio questo che rende la NBA Cup interessante: vedere se i fuoriclasse come lui riescono a dare un senso nuovo a un torneo che è soltanto alla sua terza edizione.

L’iniziativa, che coinvolge tutte le 30 squadre divise in sei gruppi, è un esperimento ambizioso. Le partite contano per la Regular Season, ma c’è un premio da 500 mila dollari a testa e, soprattutto, la possibilità di scrivere una piccola pagina di storia. Minnesota ha iniziato con il piede giusto e, anche se il regolamento resta un mistero per molti, l’entusiasmo di Edwards è contagioso.

Con 25,8 punti di media e un carisma che illumina ogni possesso, Ant-Man è l’anima dei Timberwolves. Conoscere a memoria le regole, a quanto pare, è un dettaglio, ma al numero #5 dei eT’Wolves basta giocare con quella fame che lo ha sempre distinto.

Perché quando Edwards accende il motore, Minnesota sogna in grande – anche in una competizione che, per ora, forse non tanti giocatori hanno davvero capito del tutto.

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