L’evoluzione di Nikola Jovic: da promessa a protagonista

La serata perfetta per Nikola Jovic è arrivata nel momento giusto. Nella vittoria per 136-131 dei Miami Heat contro i Portland Trail Blazers, il talento classe 2003 ha firmato il suo massimo in carriera con 29 punti, realizzando 10 canestri dal campo e aggiungendo 9 rimbalzi e 7 assist.

Eppure, nonostante lo spettacolo, Jovic resta con i piedi per terra:

Pensavo che sarebbe stato molto più facile. Mentirei se dicessi che le ultime due settimane sono state semplici: avevo la sensazione che tutto quello che facevo fosse sbagliato e di non riuscire davvero ad aiutare la squadra

Nikola Jović

Dopo la grande vittoria di sabato contro gli Charlotte Hornets, gli Heat hanno completato il back-to-back con il secondo successo consecutivo e la quarta vittoria di fila in casa, mantenendosi imbattuti al Kaseya Center.

L’elemento chiave degli ultimi successi di Miami sembra essere il nuovo sistema offensivo ideato da coach Erik Spoelstra: un attacco più fluido e dinamico, che non dipende da un solo giocatore per creare le soluzioni. Un concetto che Jovic ha pienamente assimilato e messo in pratica sul parquet.

Lo stesso Spolestra, dal canto suo, ha messo in evidenza un fattore più profondo del solo tabellino:

Mi è piaciuta la sua energia, il suo approccio. È stato aggressivo su entrambi i lati del campo. Non conta quanti punti segni, ma quanto riesci a imporre la tua volontà nella partita – e la sua si è fatta sentire

Erik Spoelstra

Con l’infortunio Bam Adebayo, fermato da un problema al dito del piede ancora da valutare, Miami ha trovato nuova linfa nella giovane ala serba, che però non vuole fermarsi a una singola prestazione. Gli Heat guardano già al prossimo impegno, con l’obiettivo di estendere la striscia casalinga e continuare a far funzionare l’attacco come il nuovo motore di questa stagione.