Ja Morant polemico con i media: “Chiudiamo la conversazione”

Ja Morant dice che va tutto bene. Ma a guardarlo in campo, sembra tutt’altro. Il sorriso è lo stesso, certo, ma la scintilla che lo ha reso uno dei giocatori più elettrizzanti della NBA pare essersi un po’ spenta.

Nella recente sconfitta dei Grizzlies contro i Thunder, Morant ha chiuso con 11 punti e un impietoso 3 su 18 dal campo. Alla domanda sul perché le sue percentuali al ferro siano così calate, la risposta è stata tagliente:

Non ricevo fischi. Prima mi criticavate perché entravo in area e rischiavo di farmi male, ora volete che torni a farlo? Chiudiamola qui, questa conversazione

Ja Morant

Il problema, però, è reale. Dal 49,3% di efficacia al ferro nella stagione 2021-22, è sceso al 38,3% nel 2025-26. E con meno penetrazioni, arrivano anche meno punti: 19,2 di media, contro le cifre da superstar a cui ci aveva abituati.

Morant, reduce da un intervento alla spalla nel 2024, aveva promesso di ridurre le schiacciate spettacolari per preservare il fisico. Scelta saggia, ma che inevitabilmente limita il suo impatto. La frustrazione è palpabile, anche se Ja cerca di mascherarla:

Continuo a lavorare, a tirare con fiducia. Prima o poi tornerà tutto. Non mi lascio troppo abbattere: sono in campo, sono in palestra, continuo a fare le stesse cose. Ora si tratta solo di continuare a tirare, a farlo con fiducia e aspettare che tutto si traduca in partita

Ja Morant

È la speranza di un campione che sa di aver costruito la propria identità sull’esplosività e sul coraggio. Ma ora, senza quel primo passo fulmineo e quel volo sopra il ferro, il suo gioco sembra più umano, più prevedibile.

Forse è solo una fase di adattamento. O forse stiamo assistendo a un passaggio di testimone, dal Morant acrobata al Morant pensatore – e che rischia di essere scambiato. Un’evoluzione necessaria, anche se un po’ dolorosa da guardare. Perché, ammettiamolo, a tutti mancano quei momenti in cui sembrava sfidare la gravità.