Markkanen da MIP a stella NBA: i numeri che spiegano la sua crescita

La notte da 47 punti di Markkanen riaccende le ambizioni di Utah. Il finlandese sta giocando il miglior basket della sua carriera e i Jazz provano a restare agganciati al treno post season nella Western Conference

Lauri Markkanen in azione con la maglia degli Utah Jazz

Nella notte è andata in scena Utah Jazz – Chicago Bulls, chiusa con il punteggio di 150-147 dopo due overtime. La sfida ha regalato una tripla doppia di Josh Giddey, ma soprattutto una prova monstre di Lauri Markkanen, trascinatore dei Jazz con 47 punti, 7 rimbalzi e 2 assist.

Il nostro è un gruppo speciale. Non è semplice trovare energie e carattere quando la partita si complica… ma abbiamo continuato a lottare. Nei momenti chiave abbiamo tirato fuori le giocate decisive e abbiamo portato a casa il risultato

Lauri Markkanen

Le ultime prestazioni del finlandese sono state di altissimo livello: nelle ultime tre gare viaggia a 40.7 punti, 5.7 rimbalzi e 2 assist, tirando con il 55.8% dal campo, un eccellente 70.4% di TS, e contribuendo a un bilancio di due vittorie e una sconfitta.

Arrivato in NBA nel 2017, scelto dai Wolves e subito girato a Chicago nella trade che portò Jimmy Butler a Minnesota, Markkanen fece immediatamente intravedere il proprio potenziale. Nel primo anno nella lega conquistò un posto nell’All-Rookie First Team grazie a una stagione solida da 15.2 punti, 7.5 rimbalzi e 1.2 assist in 68 partite, numeri che lo imposero come una delle giovani ali più interessanti della lega.

Dopo quattro anni ai Bulls si trasferì ai Cleveland Cavaliers, dove visse una stagione solida e in crescita. Ma il vero punto di svolta arrivò con la maxi-trade successiva, un’operazione capace di cambiare gli equilibri di entrambe le squadre: Donovan Mitchell diretto in Ohio e Markkanen spedito a Salt Lake City. Uno scambio che finì per ridefinire in profondità il percorso del finlandese, aprendogli finalmente le porte di un ruolo centrale.

A Utah, nonostante l’uscita di Mitchell avesse fatto scivolare i Jazz fuori dalla zona Playoff, Markkanen trovò finalmente lo spazio per diventare un vero punto di riferimento. Nella stagione 2022–2023 esplose definitivamente, vincendo il premio di Most Improved Player e alzando drasticamente la sua produzione offensiva: dai 14.8 punti dell’annata precedente ai 25.6 successivi. Una crescita che gli ha garantito il MIP e l’affetto di un’intera fanbase che oggi lo vede come il volto della squadra.

Oggi l’ala finlandese sta viaggiando a 30.6 punti di media (il massimo in carriera), con Utah attualmente al decimo posto della Western Conference con un record di 5–8.

Tutto questo porta a una domanda inevitabile: Lauri Markkanen è sottovalutato?

Forse la risposta la sta già dando lui: il suo rendimento cresce di partita in partita e nei momenti chiave si comporta da autentico leader. Il terzo quarto contro i Bulls, con 13 punti e la rimonta dal -9, è solo l’ennesima prova che Markkanen non è affatto sottovalutato… semmai ancora meno riconosciuto di quanto meriterebbe.

È sicuramente presto per parlare di Play-In: la stagione è iniziata da poche settimane. Ma una cosa è già evidente: Markkanen è più presente che mai e sembra deciso a inseguire la sua prima apparizione ai Playoff, provando anche a riportare Utah alla post-season per la prima volta dall’era Gobert–Mitchell. La missione è impegnativa, ma il numero 23 sta attraversando uno dei momenti più brillanti della sua esperienza NBA.

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