L’involuzione di Turner parte dalla fase difensiva

Myles Turner sta vivendo un avvio di stagione complicato ai Milwaukee Bucks, con un impatto difensivo sorprendentemente negativo

Myles Turner con la maglia dei Milwaukee Bucks

La stagione dei Milwaukee Bucks sta evidenziando più di una crepa, ma il caso più evidente riguarda Myles Turner. Arrivato come free agent a cifre già discusse in estate, doveva portare protezione del ferro e stabilità. La realtà è decisamente meno brillante.

La produzione offensiva è modesta: 12.5 punti e 6.1 rimbalzi non bastano per giustificare l’investimento. Fin qui, però, non sarebbe un problema irrisolvibile. Il nodo principale è un altro: il suo contributo nella metà campo difensiva che per anni aveva rappresentato il suo marchio di fabbrica.

I numeri che preoccupano Milwaukee

Il dato più allarmante è il 65% concesso al ferro sugli 85 tiri presi contro di lui. Una percentuale che lo accosta più a centri poco riconosciuti per la difesa – come Jokic e Vucevic – che non a un rim protector di alto livello.

Questa situazione mette in discussione un presupposto iniziale: l’idea che Turner fosse un fit “naturale” accanto ad Antetokounmpo. Uno sguardo critico suggerirebbe che i Pacers lo hanno lasciato partire senza troppe esitazioni perché certi limiti, fuori da un sistema costruito su misura, rischiavano di amplificarsi.

Giannis Antetokounmpo in difficoltà

Le difficoltà di Turner non restano isolate. Coinvolgono direttamente Giannis (attualmente alle prese con un noioso infortunio), che sta vivendo la stagione difensiva più complicata della sua carriera. I suoi tempi di aiuto, solitamente impeccabili, si sono fatti più incerti proprio perché il nuovo compagno di reparto non offre punti di riferimento chiari.

Quando la prima linea di protezione è instabile, chi ruota intorno è costretto a reagire più tardi. Così il pitturato diventa terreno fertile per penetrazioni e conclusioni facili anche per giocatori non dominanti.

Il caso Ayton

La miglior testimonianza arriva dalla sfida con i Lakers: DeAndre Ayton ha firmato la sua miglior prestazione in maglia gialloviola sfruttando senza difficoltà gli spazi creati dalla confusione difensiva di Milwaukee.

Questo episodio alimenta una domanda più ampia: Turner ha solo bisogno di tempo o il problema è strutturale? Qui la logica va messa alla prova. Se un rim protector peggiora la difesa collettiva, allora il fit è sbagliato alla base, non solo da rodare.

Milwaukee dovrà valutare in fretta la situazione. L’idea di un frontcourt Giannis–Turner funzionava più sulla carta che sul parquet. Per ora i numeri raccontano un impatto negativo, un’intesa complicata e un effetto domino che sta abbassando la solidità difensiva dell’intera squadra.

Il punto non è solo la prestazione individuale di Turner, ma l’influenza che sta avendo su un sistema che dovrebbe elevarlo, non coprirlo. E al momento, questo non sta succedendo.

Leggi anche

Loading...