Dillon Brooks provoca LeBron James: “Io non mi inchino”

Dillon Brooks ha trasformato Lakers–Suns in una serata tutta sua: provocazioni a LeBron, show in campo e una prova da 33 punti

Dillon Brooks Vs LeBron James

Dillon Brooks ha trasformato una semplice gara di regular season in un piccolo teatro personale. Nel confronto tra Phoenix Suns e Los Angeles Lakers, l’ala canadese ha indossato ancora una volta il ruolo che più gli appartiene: quello del villain. E lo ha fatto con una performance che ha unito provocazioni, presenza scenica e soprattutto punti pesanti.

L’episodio che ha mandato in fibrillazione il pubblico del Crypto.com Arena arriva nel primo tempo: recupero in transizione, schiacciata solitaria e immediata provocazione rivolta a LeBron James. Brooks ha eseguito una versione caricaturale della celebrazione più iconica del numero 23, ondeggiando le braccia e scuotendo le spalle come a voler dire “è il mio momento”.

A fine partita, quando gli è stato chiesto se pensasse che LeBron avesse preso sul personale la sfida verbale, Brooks ha risposto con una delle sue frasi destinate a circolare per giorni:

Sempre. Sempre. Gli piacciono quelli che si inchinano. Io non mi inchino

Dillon Brooks

Il resto è stato un crescendo. Dalle frecciatine verbali al timeout – con James trattenuto dai compagni mentre si avvicinava alla panchina dei Suns – fino al siparietto con Luka Doncic: un curioso “cinque” dato dopo un libero realizzato, con lo sloveno che ha provato a ritirare la mano troppo tardi. Piccole scintille che fanno parte del repertorio di Brooks, ma che questa volta sono state accompagnate da una prestazione reale, non solo scenica.

La rivalità personale con LeBron sembra ormai parte del pacchetto. L’impressione? Brooks vive per momenti come questo, e quando può unire teatrino e impatto reale diventa un personaggio impossibile da ignorare.

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