Jamal Murray ne piazza 52 e spegne i Pacers: “Keep shooting!”

A Indianapolis è andata in scena la miglior versione di Jamal Murray: 52 punti con 10 triple e totale controllo della partita

Jamal Murray esulta in una partita con i Denver Nuggets

Quando Jamal Murray era stato inserito nell’Injury Report prepartita, pochi immaginavano che avrebbe trasformato la serata in un manifesto di pura efficienza offensiva.

A Indianapolis, invece, il canadese ha firmato una delle prestazioni più assurde dell’anno: 52 punti con 19/25 al tiro e 10/11 da tre, spingendo i Denver Nuggets a un convincente 135-120 contro i Pacers.

E tutto questo… due giorni dopo una distorsione alla caviglia destra.

Keep shooting… in serate così si gioca, ci si diverte

Jamal Murray

Semplice e disarmante, proprio come il suo 91% dall’arco: un dato che eguaglia il miglior rendimento della storia NBA in una partita con almeno 10 triple tentate.

Un ritmo irreale

Il bello è che Murray non ha dominato solo segnando. Ha flirtato con una partita perfetta: sei rimbalzi, quattro assist, una sola palla persa. Gli mancavano tre punti per toccare il suo massimo in carriera (55), ma non è sembrato un problema.

Gli dai la palla, vai nell’angolo e lo lasci lavorare

Bruce Brown

Efficienza da museo: Silver applaude

Tra il pubblico c’era anche Adam Silver. Difficile scegliere una notte migliore per assistere dal vivo a quella che il coach David Adelman ha definito “una delle partite da 50 punti più efficienti che abbia mai visto”.

Murray ha segnato da ogni zona: triple quasi dal logo, pull-up dalla media, penetrazioni, tiri sporchi che rimbalzavano due volte sul ferro prima di finire dentro. Pure quando i Pacers hanno provato a riaprirla tornando da -29 a distanza di sicurezza, la risposta è stata sempre la stessa: altro canestro.

Una stagione da record per i Nuggets

Denver quest’anno è un’esplosione continua: Gordon ha messo 50 all’esordio, Jokic 55 contro i Clippers, ora Murray 52. La miglior squadra in termini di produzione offensiva continua ad aggiungere capitoli alla propria narrativa.

Per Murray, comunque, la differenza l’ha fatta la difesa:

Quando difendiamo, il resto viene naturale. Muoviamo la palla, ci tagliamo bene, siamo altruisti… e iniziano a entrare i tiri

Jamal Murray

Da “questionable” a dominante

Se c’era un dubbio sulla sua presenza in campo, era solo dello staff. Adelman voleva vederlo nel riscaldamento prima di dare l’ok. Ma Murray sapeva già come sarebbe andata:

Mi sentivo bene. Un po’ di fastidio alla fine del primo quarto, ma niente che non potessi gestire

Jamal Murray

È uscito dal campo con 52 punti, un’arena in piedi e l’ennesima conferma che, quando entra in modalità fiamma ossidrica, è uno degli scorer più devastanti della lega.

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