Harden impressionato dai nuovi Rockets: “Tanti giovani di livello”
Harden si prende un momento per salutare la sua ex squadra e riflettere sulla ricostruzione dopo la trade di 4 anni fa
I Clippers tornano da Houston con l’amaro in bocca dopo il 113-115 che li ha condannati nel finale. Una partita tosta, sporca, di quelle che si decidono su un dettaglio.
E quel dettaglio, per Los Angeles, è costato caro. Ma mentre i compagni cercavano di smaltire la delusione, James Harden (autore di 22 punti con 7 assist) si è preso un momento tutto suo per salutare la panchina dei Rockets, la casa che ha lasciato quattro anni fa e che ancora oggi lo accoglie come un vecchio amico.
Nel dopo-gara, il Barba non ha parlato solo della sconfitta, ma della crescita della sua ex squadra. Ha elogiato Sengun, Amen Thompson, Jabari Smith, e la nuova struttura costruita attorno a loro. E poi c’è l’aggiunta di Kevin Durant e Steven Adams, veterani che hanno dato un volto diverso alla Houston del post-Harden.
Straordinari, sapete, Alpi e Amen, e gli altri ragazzi attorno a loro, Jabari, la loro crescita. Hanno una struttura davvero solida. Poi ovviamente aggiungi KD nel mix, e i veterani come Steven Adams e gli altri ragazzi come loro: sono un’ottima squadra
James Harden
Paradossalmente, né Harden né Durant hanno brillato. Il primo ha chiuso con 22 punti con 7/18 dal campo, il secondo con 16 e in una serata da 5/14. Eppure, il duello tra i due ex compagni resta una delle storie più affascinanti della stagione.
Negli ultimi mesi sono tornate le voci di un possibile ritorno di Harden a Houston. Una suggestione che ha del romantico, ma poco compatibile con la realtà: contratto pesante, giovani in piena esplosione e una squadra che ha finalmente trovato una direzione chiara.
I Rockets oggi sono 16-6, terzi a Ovest e con un futuro luminoso. I Clippers, invece, affondano a 6-19 e cercano risposte. Harden, stretto tra passato e presente, continua il suo percorso. Ma a Houston, almeno per ora, il suo capitolo resta chiuso.