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Steph Curry sulla situazione Kuminga-GSW

Il veterano dei Warriors tende la mano a Jonathan Kuminga nel momento più difficile della sua carriera con la franchigia

Stephen Curry non è solo il volto dei Golden State Warriors, è anche la voce che spesso prova a tenere insieme tutto quando le cose si complicano. E negli ultimi giorni, la situazione di Jonathan Kuminga è diventata uno dei temi più delicati attorno alla squadra.

Dopo settimane difficili, un DNP inatteso e le voci sempre più insistenti di una possibile trade, Curry ha scelto parole chiare per spiegare come vede il rapporto tra il giovane e gli Warriors.

È sicuramente una partnership, soprattutto nella situazione in cui siamo noi, con lo stesso allenatore e lo stesso sistema da anni. Si tratta semplicemente di fare le domande giuste ed essere onesti con se stessi da entrambe le parti. Stai facendo in modo che il messaggio venga recepito, e in campo stai davvero provando a fare le cose nel modo giusto?

Stephen Curry

Per lui, si tratta prima di tutto di una “partnership”. Un concetto relativamente semplice: entrambe le parti devono lavorare insieme perché il percorso funzioni.

Curry non punta il dito contro nessuno, ma chiede a Kuminga di restare concentrato, di ascoltare, di non abbattersi quando le cose vanno male. E allo stesso tempo ricorda alla squadra che ha il dovere di sostenerlo, perché il talento non è in discussione.

La parte più difficile, che vada bene o male, è non perdere il proprio spirito. Questa è stata la sfida per JK come giovane giocatore. Le cose cambiano così velocemente e ci sono dichiarazioni continue su cosa sia o non sia come giocatore, se si inserisce nel sistema e tutto il resto

Stephen Curry

Secondo Curry, la vera sfida per un giovane come lui è non perdere fiducia, soprattutto quando il ruolo cambia, i minuti diminuiscono e il giudizio pubblico diventa pesante. È un messaggio che va oltre il campo: non lasciarti definire dagli alti e bassi del momento.

Curry riconosce che la stagione di Kuminga (rinnovato in estate per due anni) è partita bene, poi si è complicata con l’infortunio e un calo evidente. Ma non chiude la porta: dice chiaramente che gli Warriors credono ancora che possa aiutarli, anche in questa stagione.

Le parole del 4 volte Campione NBA non risolvono i dubbi sul futuro di Kuminga, né cancellano le tensioni legate al rinnovo e alla gestione del suo ruolo. Però dicono una cosa importante: Curry non vuole che il giovane molli adesso. Perché nel sistema Warriors, le opportunità arrivano in fretta. E per coglierle, serve restare presenti.

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