La crisi dei Bucks tocca il fondo nel -45 contro i Nets

La serata di Brooklyn lascia un segno profondo nella stagione dei Milwaukee Bucks. Il 127-82 incassato al Barclays Center non è solo la peggior sconfitta dell’anno per dimensioni, ma anche una fotografia piuttosto fedele del momento che la squadra sta attraversando.

Contro uno dei roster meno quotati della lega, Milwaukee è uscita di scena subito, senza mai riuscire a entrare davvero in partita.

Sono 45 punti di scarto contro una squadra che sta cercando di perdere. Non intendo mancare di rispetto perché è questo il bello di questa lega, no? C’è tantissimo talento e, se non sei pronto, qualunque squadra può darti una lezione

Kyle Kuzma

Kuzma, ala dei Bucks che chiude con 13 punti e 7 rimbalzi in 27 minuti, analizza con la sconfitta della squadra. I Nets hanno preso il controllo già nel primo quarto, costruendo un vantaggio in doppia cifra e gestendolo con sorprendente facilità.

All’intervallo il +17 era già un campanello d’allarme, ma il secondo tempo ha accentuato tutte le difficoltà dei Bucks, incapaci di trovare ritmo, continuità e risposte difensive. Il +45 finale racconta di una gara a senso unico, chiusa ben prima dell’ultima sirena.

Gary Trent Jr. ha provato a dare un minimo di produzione offensiva con 20 punti, mentre Kuzma, Rollins e Portis hanno completato un tabellino comunque povero di spunti. Dall’altra parte, Brooklyn ha distribuito minuti e responsabilità, mandando nove giocatori in doppia cifra e mostrando un’intensità che Milwaukee non è mai riuscita a pareggiare.

Con quattro sconfitte nelle ultime sei partite e un record di 11-16, i Bucks scivolano all’11° posto a Est. L’assenza di Giannis (spunta un’ipotesi di Trade con gli Heat) pesa, ma non basta a spiegare una prestazione così vuota. A Milwaukee serve ritrovare solidità, aspettare il rientro del leader e capire se questa battuta d’arresto può diventare un punto di ripartenza.