Mitchell e i Cavs scivolano contro gli Hornets: “Meritiamo i fischi”
Mitchell, 17 punti con 6/24 dal campo, ammette i suoi errori e quelli dei Cavaliers dopo la sconfitta contro gli Hornets
Donovan Mitchell sbatte il pugno sul tavolo dei cronometristi e abbassa la testa, coprendosi il volto. Incredulità, frustrazione, forse un po’ di imbarazzo.
Così i Cavaliers hanno chiuso un’altra serata storta, perdendo 119-111 contro Charlotte, squadra senza LaMelo Ball. Una partita che sembrava semplice e invece è diventata l’ennesima dimostrazione di quanto Cleveland stia faticando a trovare ritmo e continuità.
Ho avuto una di quelle serate in cui non posso permettermi di sbagliare. Nessuno deve sentirsi dispiaciuto per noi. Io non lo farei. So che è un momento buio e finché restiamo uniti nello spogliatoio, andrà tutto bene
Donovan Mitchell
I Cavs sono partiti lenti, hanno recuperato nel corso della partita e sono riusciti a forzare i tempi supplementari, salvo poi non segnare nemmeno un tiro nell’extra session.
Mitchell ha chiuso con soli 17 punti, tirando 6/24 dal campo e 1/11 da tre (dopo una striscia di cinque partite da 36 punti di media e 3 vittorie). Il suo errore sulla possibile tripla che avrebbe potuto vincere la partita è stato l’emblema di una serata difficile.
Se avessi giocato meglio, avremmo vinto. Metto questa sconfitta su di me… mi metto nei panni dei nostri tifosi e avrei fischiato anche io se avessi visto una prestazione del genere
Donovan Mitchell
La squadra fatica anche a causa degli infortuni. Dopo il rientro di Jarrett Allen, ancora assenti Evan Mobley, Sam Merrill e Max Strus, mentre Darius Garland gioca nonostante fastidi al piede operato in estate. Nonostante i problemi, l’atteggiamento nello spogliatoio resta positivo.
Cleveland ha talento e potenziale, ma serve costanza. La squadra deve ritrovare equilibrio, recuperare energie e fiducia, puntando al ritorno di Mobley e di altre pedine chiave. La strada resta accidentata, ma i Cavs hanno ancora margini di crescita.